Sorpresa

Scolmatore Bisagno, sospesa l’interdittiva antimafia per ReseArch. Toti: “Avanti coi lavori”

Ennesimo colpo di scena: la Corte d'Appello di Salerno ha accolto il ricorso del consorzio riammettendolo al controllo giudiziario

scolmatore Bisagno cantiere

Genova. Ennesimo colpo di scena per lo scolmatore del Bisagno. La Corte d’Appello di Salerno ha accolto il ricorso del consorzio ReseArch e ha sospeso nuovamente gli effetti dell’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura della stessa città (riabilitata dal Consiglio di Stato lo scorso 13 marzo), riammettendo la società al controllo giudiziario.

“Pertanto – ha annunciato il presidente ligure Giovanni Toti a margine della presentazione dell’edizione 2025 di Euroflora a Palazzo Tursi – riteniamo che i lavori vadano avanti col consorzio ReseArch, quindi non con il passaggio alle aziende mandatarie o associate che immaginavamo di fare nel corso di questa settimana”.

Il cantiere, che nelle ultime settimane ha mantenuto le attività essenziali per la sicurezza, tornerà pienamente operativo domani. Nelle prossime ore l’avvocatura della Regione e la struttura commissariale guidata dallo stesso Toti approfondiranno gli effetti della nuova sentenza. Nel frattempo l’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone con la struttura commissariale ha incontrato i referenti delle imprese esecutrici dell’opera, dopo aver informato le organizzazioni sindacali del provvedimento.

“Vado a memoria, ma è la quarta volta che si cambia l’indirizzo – sottolinea Toti -. In ogni caso per noi resta una semplificazione che ci consente di continuare spediti i lavori attendendo la talpa in arrivo dalla Cina e rispettando quindi i tempi, sempre che nuovi colpi di scena non irrompano in questa tormentata vicenda”.

Proprio oggi era in programma un incontro con le aziende mandatarie, Manelli e Sostenia, che sarebbero state pronte a subentrare al consorzio, dato ormai per certo che dovesse uscire di scena. Invece la sezione Misure di prevenzione della Corte d’Appello di Salerno, presieduta da Patrizia Cappiello, ha ribaltato la situazione. “La timeline sarebbe rimasta quella anche con le imprese associate, ovviamente questa è una semplificazione da ogni punto di vista”, ha chiosato Toti.

Ora si attende l’arrivo via nave della super-talpa cinese che dovrà velocizzare lo scavo, un trasporto che non sarà semplice. La data di fine lavori prevista dal contratto resta aprile 2025, ma si conta realisticamente di completare l’opera alla fine dell’anno prossimo.

“Le novità che riguardano lo scolmatore del Bisagno sono assolutamente positive e ringraziamo l’assessore Giampedrone che ha posto dall’inizio di questa situazione come primo obiettivo la continuità lavorativa dei 50 edili e dei 15 impiegati che attualmente operano nel cantiere. Domani abbiamo già convocato l’assemblea dove comunicheremo le ultime novità, di certo adesso si potrà accelerare per proseguire un’opera che è un simbolo per Genova ma per tutta l’Italia”, commenta Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.

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