Scorciatoia

Liste d’attesa, interviene il difensore civico: si può accedere all’intramoenia pagando solo il ticket

Cozzi scrive ai direttori generali di Alisa e Regione Liguria dopo la segnalazione dell'associazione Impegno Comune: "Serve una modulistica unica a livello regionale"

medico ticket

Genova. Mettere a disposizione una modulistica unica a livello regionale per poter accedere alle prestazioni sanitarie in intramoenia pagando solo il ticket quando le Asl non sono in grado di garantirle nei tempi previsti dalle prescrizioni mediche. È la richiesta che il difensore civico della Liguria Francesco Cozzi ha inoltrato alla direzione generale della Regione e di Alisa in una nota del 12 marzo, seguita da un ulteriore sollecito partito negli scorsi giorni dopo la segnalazione dell’associazione Impegno Comune di Chiavari.

Si tratta infatti di una “scorciatoia” prevista dalla legge, che però in pochi conoscono. A stabilirlo è il decreto 124 del 29 aprile 1998: Qualora l’attesa della prestazione si prolunghi oltre il termine fissato, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale privata, ponendo a carico dell’azienda unità sanitaria locale l’intero costo della prestazione”.

In pratica, chi non riesce a prenotare una prestazione attraverso il Cup e gli altri canali – oppure trova una disponibilità, ma in tempi troppo lunghi – potrebbe accedere a esami e visite in intramoenia negli ospedali pagando esclusivamente il ticket e non la tariffa piena della prestazione erogata dai medici in regime di libera professione. Ad oggi, però, manca una procedura definita per chiedere l’autorizzazione alla propria Asl e ottenere quanto spetta di diritto.

“Decine i casi presi in carico nelle ultime settimane e tutte esaminate nel giro di 24-48 ore che hanno portato a molte positive risoluzioni ma le varie Asl non sempre hanno risposto adeguatamente – spiega il presidente dell’associazione Davide Grillo -. Motivo per cui è stato necessario rivolgersi al difensore civico regionale che ha sollecitato la direzione generale di Alisa e della sanità ligure dapprima in maniera conciliatoria, poi in modo perentorio, viste le decine di ricorsi presentati dall’associazione, per capire, ad esempio, come passare in modo veloce alle visite in intramoenia, come da legge vigente, per soddisfare l’utenza”.

Tramite lo sportello per le liste d’attesa istituito da Impegno Comune un paziente era riuscito a “costringere” la Asl 4 a erogare un esame nei tempi previsti. Anche in quel caso era intervenuto il difensore civico Cozzi. “Colloquiamo con le Asl che sono fra l’incudine e il martello – commenta Giansandro Rosasco, referente dello sportello – ma purtroppo abbiamo ancora casi senza soluzione e spesso la gente scoraggiata o rinuncia alle visite oppure si rivolge, se può, al privato e non possiamo permettere che la legge venga ignorata o bypassata, che i risparmi della gente (o peggio il ricorso a dei prestiti) vengano impiegati in questo modo e che la sanità venga piano piano privatizzata restandocene in silenzio”.

I dati emersi dal 21esimo rapporto di Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità, presentato a Roma al ministero della Salute a fine 2023, hanno evidenziato che molti dei pazienti si devono rivolgere al privato o in intramoenia. E lo fanno perché il sistema sanitario, nazionale e regionale, non riesce a far fronte alle richieste di alcune prestazioni: il 67,8% per visite specialistiche effettuate in regime privato o in intramoenia; il 60,9% per l’acquisto di parafarmaci; il 55,4% per esami diagnostici; il 46,7% per la cosiddetta prevenzione terziaria (diete, attività fisica, dispositivi); il 44,6% per l’acquisto di farmaci necessari e non rimborsati dal servizio sanitario.

“Abbiamo anche creato una lista di FAQ consultabili al nostro sito (qui) che permettono all’utenza di capire come possiamo aiutarli – conclude Grillo, presidente dell’associazione Impegno Comune – ricordando che il nostro lavoro è gratuito ed è basato sul volontariato chiunque desideri può dare una mano o anche un contributo volontario per le varie iniziative”.

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