Genova. Preoccupazione e critiche da parte del centrosinistra sulla questione delle osservazioni negative da parte dell’Anac sull’iter di assegnazione dell’appalto della nuova diga foranea del porto di Genova.
Per Andrea Orlando e Valentina Ghio, parlamentari liguri del Pd: “Desta preoccupazione il percorso giudiziario che pone la Diga sotto la lente di ingrandimento dell’ANAC. Un’opera attesa e importante per la Liguria e tutto il Nord-Ovest, propedeutica e legata ad altre opere infrastrutturali di sviluppo per la nostra Regione, continua essere impostata senza la necessaria trasparenza e correttezza delle procedure che un progetto di questa entità richiede. Lo stesso Ministro Crosetto palesava il rischio di un sovraccarico di lavoro su un unico soggetto e sollevava il dubbio sulla capacità di questo soggetto di avere le capacità tecniche e organizzative e finanziarie per realizzare davvero le opere assegnate nei tempi previsti”.
“L’insufficiente attenzione alle procedure da parte di chi doveva impostare il percorso, avallando un progetto nato già con delle lacune, a cui non è stato posto rimedio, non è accettabile e richiede un intervento. Il rischio di un allungamento dei tempi mette in pericolo la sostenibilità economica dell’opera, che conta su oltre un miliardo di fondi Pnrr che, se non vengono rispettati i tempi di scadenza, si potrebbero perdere. Cercheremo di capire quali sono i margini per garantire il finanziamento dell’opera in caso di slittamento dei tempi e quali possono essere gli interventi necessari per garantire la realizzazione dell’opera”, sottolineano.
Più duro ancora il commento di Linea Condivisa: “Naturalmente non è uso di Linea Condivisa intervenire quando la questione viene portata d’avanti alla autorità giudiziaria. Come tutte le persone serie ci auspichiamo tempi rapidi, da parte della Procura e manifestiamo fiducia nel suo operato. C’è però un aspetto politico che, come Associazione, vogliamo sottolineare; chi ha diffuso a piene mani l’idea che non ci fosse alcun problema, che a problemi molto complessi si trovano soluzioni rapide, basta volerlo, che si può aggirare le regole e le procedure per fare presto e bene, nella realtà viene prontamente smentito”, si legge in una nota.
“Non è un caso che, questa mattina, alla richiesta di informazioni su quanto sta accadendo, fatta in Consiglio comunale dal nostro consigliere Filippo Bruzzone, ci sia stata una stizzita risposta di silenzio. Questo la dice lunga sull’imbarazzo in cui versa la Giunta Bucci, non solo su questo tema. Come Linea Condivisa da tempo abbiamo espresso molte perplessità sul progetto della Diga, così come voluta da Bucci. Siamo stati tra le poche forze politiche a presentare un quaderno, al dibattito pubblico, elaborato dal nostro Gruppo Ambiente, un contributo articolato e preciso, elaborato tra gli altri da Nadia Repetto, Maurizio Wurtz, Mauto Solari, Rossella D’acqui, e anche in Consiglio regionale in più di un’occasione, con il nostro consigliere Gianni Pastorino, abbiamo manifestato dubbi che oggi provengono anche da ANAC”, prosegue Linea Condivisa.
“Aspetteremo con pazienza e attenzione i risultati di questo provvedimento, ma vogliamo chiarire fin da subito che sia giusto e doveroso, dal nostro punto di vista, che esista un dibattito politico pubblico e il più possibile inclusivo della cittadinanza, soprattutto su infrastrutture così importanti, che impattano pesantemente sull’ambiente, sulla vita delle persone e che la Giunta Bucci non può abbreviare con alcuna procedura d’urgenza”, concludono.