Il processo

Maxi incendio di Cogoleto: Enel pronta a risarcire, il Comune chiede 2 milioni di danni

In seguito al rogo furono sfollate 47 persone e due case andarono completamente distrutte. Era stata chiusa per ore l’autostrada A10 e le scuole di Cogoleto erano rimaste chiuse per due giorni

Genova. Enel distribuzione è pronta a risarcire il Comune di Cogoleto e gli altri danneggiati per il maxi incendio divampato nel marzo 2019 che disintegrò 85 ettari di bosco nell’estremo ponente della provincia di Genova. Il processo, cominciato da qualche settimana, è stato rinviato proprio per consentire la trattativa che potrebbe portare tutte le parti civili (oltre alla cittadina rivierasca ci sono Aspi e una ventina di privati cittadini) a ritirare la costituzione.

Sono 9 gli imputati tra cui 5 dirigenti di Enel distribuzione, accusati di incendio colposo e attentato alla sicurezza degli impianti di energia elettrica. Il Comune di Cogoleto, guidato dal sindaco Paolo Bruzzone e rappresentato in aula dall’avvocato Fabio Panariello, ha proposto a Enel un risarcimento di 2 milioni di euro. Se non verrà accettata la proposta sarà una perizia a quantificare esattamente i danni.

Secondo l’accusa l’incendio fu causato dalla mancata potatura degli alberi e dal mancato sfalcio del verde nella zona intorno a un traliccio dell’alta tensione.  Un albero spezzatosi alla base per il continuo contatto dei conduttori e dei suoi rami spinti dal vento che si appoggiavano ai cavi della tensione aveva tranciato alcuni cavi conduttori.

Per gli investigatori dei carabinieri forestali, coordinati dal pubblico ministero Andrea Ranalli, la società E-Distribuzione avrebbe dovuto tenere pulita la zona con interventi di potatura e sfalcio. Lavori che erano stati affidati a una società che a sua volta li aveva dati in sub appalto a un’altra ditta.

In seguito al rogo furono sfollate 47 persone e due case andarono completamente distrutte. Era stata chiusa per ore l’autostrada A10 e le scuole di Cogoleto erano rimaste chiuse per due giorni.

E-Distribuzione S.p.A., in una nota, intende “ribadire che le cause dell’incendio, sviluppatosi nel marzo del 2019 a Cogoleto, non sono in alcun modo ascrivibili all’esercizio del proprio impianto di distribuzione, né a presunte omissioni nelle attività di manutenzione dello stesso”.

 

“Tale evidenza – prosegue la nota di E-Distribuzione S.p.A. – è confermata anche dall’esito dei numerosi ed autorevoli approfondimenti tecnici disposti finora. La società rimane sempre disponibile a collaborare con le autorità competenti”.

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