Iniziativa

Guerra in Palestina, il presidio contro le armi nel porto di Genova: “Cessate il fuoco immediato”

Domani la manifestazione inizierà a Sampierdarena a pochi passi dai varchi portuali

Corteo regionale per il popolo palestinese

Genova. Venerdì 23 febbraio 2024, in occasione del secondo anniversario dell’inizio del conflitto tra Ucraina (supportata dalla mobilitazione della Nato) e Russia in Ucraina, si terrà uno sciopero nazionale in tutta Italia. La mobilitazione, promossa da reti e comitati di base, ha l’obiettivo di rilanciare la contestazione contro le guerre considerate imperialiste e la corsa al riarmo su scala mondiale, con particolare attenzione alla situazione in Palestina e in particolare a Gaza

Lo sciopero coinvolgerà i lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private e durerà l’intera giornata. A Genova, città portuale strategica per il transito di armi verso Israele e altri paesi in guerra soprattutto per lo scacchiere mediorientale, la manifestazione inizierà alle ore 6 del mattino in Piazza Barabino.

Al centro della protesta c’è la denuncia del genocidio in corso nella Striscia di Gaza, con oltre 25.000 morti palestinesi, in gran parte civili. Il comunicato di indizione del SiCobas sottolinea “la responsabilità di Israele e del “democratico” Occidente nel sostegno a questa mattanza. Cessare il fuoco in Palestina e in tutte le guerre, diventa oggi un imperativo per il movimento dei lavoratori e delle classi popolari, che vede crescere il rischio di un conflitto globale alimentati dai tanti focolai d’incendio alimentati dalla crescente oppressione e spoliazione di interi popoli. Un rischio che ci deve vedere in campo contro i blocchi militari contrapposti, contro le politiche di riarmo e il militarismo crescente”.

Generico febbraio 2024

“In questo momento – si legge nel comunicato dei SiCobas – il movimento di solidarietà con il popolo e la resistenza palestinese deve concentrarsi intorno alla richiesta del cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza, dall’apertura di tutti i corridoi umanitari possibili per garantire il massiccio e necessario afflusso di aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, la fine delle incursioni dell’esercito israeliano in Cisgiordania e il blocco degli insediamenti illegali dei coloni sionisti”.

Oltre allo sciopero del 23 febbraio, è stata indetta una manifestazione nazionale a Milano per il giorno successivo, 24 febbraio. Il corteo partirà da piazzale Loreto alle 14.30 e raggiungerà il Duomo.

 

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