Genova. “Nessuno lo sa, ma abbiamo tutti un nostro doppio. Ed è fatto di plastica. Nel 2023 il peso della plastica prodotta annualmente supera il peso dell’umanità sulla terra. La plastica impiega almeno 400 anni a degradarsi, quindi questo esercito di plastica non può essere smaltito dai cicli naturali del pianeta. Mudarte vuole cambiare: fondiamo una comunità artigiana del riciclo, per prendere in mano la questione nella quotidianità delle nostre vite”.
Così inizia la presentazione di Mudarte, il progetto di creare la prima officina artigiana del riciclo a Genova che in queste settimane sta raccogliendo fondi per porter partire grazie al supporto di Banca Etica. Un’idea nata dall’associazione Spazio Saravà, un luogo deputato all’insegnamento di un’arte, la Capoera, che mette al centro la relazione dell’individuo con una collettività, che può divenire comunità di appartenenza attraverso la partecipazione e la condivisione.
“La strategia è quella di uscire dalla logica delle emergenze che producono esplosioni emotive, virali sui media, ma destinate a svanire velocemente. Questo non ci aiuta a ragionare sulle cause che generano le emergenze ambientali. Migliorare il nostro rapporto con la natura è un bisogno reale e vogliamo un faccia a faccia con il cambiamento. Diamo una sede stabile ad una nascente comunità artigiana del riciclo ed attrezziamo un’officina permanente di riciclo, all’interno dello Spazio Saravà, una “Academia de Capoeira” nel quartiere Molo, dentro la Città Vecchia di Genova”.
Per supportare questa iniziativa si può andare sulla pagina del fundraising (a questo link) e partecipare alla raccolta fondo. Una altra soluzione è quella di partecipare agli eventi organizzati dall’associazione per promuovere il progetto e presentarlo direttamente alle persone. Il prossimo appuntamento sarà il 20 Gennaio 2024 presso la Fratellanza Artigiana Genovese, con una cena di sostegno.
