Sconfitta di misura

Inter-Sampdoria Primavera, arride ai nerazzurri (1-0)

La partita a Milano non ha però  evidenziato il netto divario di punti in classifica rispetto alla capolista.

Genoa Vs Sampdoria

Milano. Difficile immaginare che al Doria di ‘Ciccio’ Morini e ‘Custer’ Garbarini potesse capitare di prendere un goal come quello beccato oggi dalla Primavera nel match contro l’Inter, al “Konami Youth Development Center”,  quando – con palla vicino alla propria bandierina difensiva – i blucerchiati si sono messi a triangolare (Uberti/Costantino/D’Amore) per uscire ‘palla al piede’, finendo per fare un perfetto assist sul destro  dell’italo venezuelano Daniele Queito, indisturbato al limite dell’area piccola, a pochi metri da Nicholas Scardigno, in condizioni di trasformare un rigore in movimento.

Dopo di che, hai voglia di cercare di ribaltare le cose, in casa di un’Inter che ha ben altra consistenza tecnica rispetto ai ragazzi di Sassarini, che aveva pensato di limitare i danni impostando una difesa a tre ed un’unica punta tecnica (Simone Leonardi): una tesi smontata già dopo un solo quarto d’ora…

Serve poco, a giochi fatti, ricordare che cinque minuti prima, raccogliendo e stoppando di petto una corta respinta nerazzurra, Ilario Porzi con un forte esterno destro aveva costretto Alessandro Calligaris a deviare, con un gran volo, la sfera sul palo.

Gli stessi due giocatori, al 25°, sono stati purtroppo protagonisti di un fortuito scontro (il portiere in uscita bassa sul fluidificante esterno destro), che li ha costretti ad uscire entrambi in barella, per cui prima di proseguire è obbligatorio l’augurio di una pronta guarigione ai due ragazzi, sostituiti in campo da Francesco Tommasi (in porta) e dal greco Charalampos Georgiatis.

Demoralizzata non più di tanto, la Samp ha ‘tenuto botta’, alzando il baricentro e non disdegnando la ricerca del goal, come ad esempio al 52° con Simone Leonardi, bravo ad andare sul fondo e a crossare di sinistro, andando a trovare dentro l’area il mancino di Thiago Gomes, tuttavia finito sul fondo.

L’occasione buona è capitata a Leonardi al 70°, appostato in zona primo palo, ma capace solo di mandare la sfera sul fondo.

Ci ha provato, subito dopo, anche Ovalle Santos (al 71°), sparando sopra la traversa un servizio di Matteo Langella, ma è stato al 79° che Raimondi è stato strepitoso, sciorinando un grande riflesso sulla conclusione ravvicinata di Simone Pozzato, dopo che il trequartista doriano aveva duettato con Ovalle Santos.

Si è così imposta la capolista e alla Samp non resta che concentrarsi sulla prossima partita (la 19esima) col Sassuolo, fissata a Bogliasco per le 16.30 di venerdì 26 gennaio p.v.

Inter (4-3-3): Calligaris (25° Tommasi); Aidoo, Stante, Matjaz, Cocchi; Di Maggio, Zanchetta, Berenbruch (70° Akinsanmiro); Kamate (79° Mosconi), Sarr (79° Spinacce), Quieto.
In panchina: Raimondo, Owusu, Maye, Miconi, Mazzola, Diallo, Alexiou, Mosconi.
Allenatore: Chivu.

Sampdoria (3-5-2): Scardigno; D’Amore, Pellizzaro, Costantino (88° Djalti); Porzi (25° Georgiadis), Gomes (72° Pozzato), Uberti, Conti (72° Polli), Langella; Ovalle, Leonardi (72° Chilafi).
In panchina: Gentile, Balduzzi, Valisena, Devic, Chiesa.
Allenatore: Sassarini.

Terna arbitrale: Renzi di Pesaro, assistito da Scribani di Agrigento e Di Dio di Caltanisetta.

Chiudere un articolo sulla Samp, in gennaio, senza parlare di mercato, ci riesce impossibile, quindi vediamo quali sono le voci al riguardo, dopo la pesante sconfitta di venerdì sera col Parma, figlia tuttavia di una decisione cervellotica del VAR, avvallata poi dal direttore di gara che ha indirizzato la partita a favore di un Parma, la cui consistenza tecnica è apparsa comunque di livello superiore. Vista e rivista al rallentatore l’azione incriminata: la palla colpisce violentemente la spalla di Facundo González e poi ‘forse’ sfiora la mano (quindi di rimbalzo), ma è d’uopo sottolineare il ‘forse’, perché dalle immagini non se ne ha prova. Difficile quindi capire questa decisione, tenuto conto che il compito del VAR dovrebbe essere quello di eliminare ‘chiari ed evidenti errori’…  Insomma dopo il primo anno in cui il semplice tocco di mani in area comportava il penalty, adesso lo strumento è diventato interpretabile, rendendolo così del tutto opinabile.

Ma tornando alle necessità di mercato, la partita ha ancora una volta evidenziato come a Pirlo serva assolutamente un difensore, assai più di quell’Agustín Álvarez che gli è stato preso (ieri è entrato meglio Samuel Ntanda), per cui ci si augura che davvero si riesca a trovare una soluzione al riguardo.

L’opzione Giorgio Cittadini sembra non più tanto calda, perché ora si parla di un interessamento sul mercato svizzero, citando fra i papabili Kreshnik Hajrizi, un centrale kosovaro del Lugano con cittadinanza svizzzera.

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