Proposta

Maltempo, Assoutenti: “Milioni di danni, si imponga l’obbligo di assicurazione contro i rischio climatici”

La bozza della manovra la prevede solo per le imprese e a condizioni che favoriscono solo le compagnie assicuratrici, dicono i consumatori

mareggiata 5 novembre

Genova. Il conto dei danni provocati negli ultimi giorni dal maltempo ha già superato quota 500 milioni di euro solo in Toscana, mentre la mareggiate registrate in Liguria hanno devastato numerosi stabilimenti. Un costo che ricade sulla collettività aggravando la spesa pubblica nazionale.

Lo afferma Assoutenti, che chiede oggi al Governo di accelerare per rendere obbligatoria l’assicurazione contro i cambiamenti climatici non solo verso le imprese, ma anche nel settore delle abitazioni private, eliminando però favori e regalie alle imprese assicuratrici.

“E’ oramai assodato come alluvioni, nubifragi e trombe d’aria siano sempre più frequenti in Italia, fenomeni che aumenteranno di numero e intensità nei prossimi anni come effetto dei cambiamenti climatici globali – spiega il presidente Furio Truzzi – Nonostante in Italia l’80% delle abitazioni sia esposto ad un rischio significativo di calamità naturali, solo il 5,3% delle stesse risulta oggi coperto da una polizza assicurativa specifica contro questi eventi, percentuale che non supera il 10% nel comparto delle imprese agricole”.

“Le misure previste dalla Manovra che introducono una assicurazioni obbligatoria per le imprese entro il 31 dicembre 2024 non appaiono sufficienti e sembrano favorire eccessivamente le imprese assicuratrici: per questo chiediamo al Governo di estendere l’obbligo di polizza contro le calamità naturali anche alle abitazioni private, eliminando assurde franchigie a danno di cittadini e imprese, riducendo il contributo statale attualmente previsto verso assicuratori e riassicuratori, e stabilendo tariffe assicurative amministrate dallo Stato in collaborazione con le associazioni dei consumatori, allo scopo di evitare speculazioni da parte delle compagnie di assicurazioni” conclude Truzzi.

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