Posticipo negativo

Campionato Primavera: la Roma ribalta il risultato e supera (3-1) la Sampdoria 

Un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio, è stato vanificato nella ripresa

Sampdoria Vs Milan Primavera

Roma. Battuta d’arresto al ‘Tre Fontane’ per la Primavera della Sampdoria, al cospetto della formazione giallorossa, ricca di talenti, molti già all’attenzione dello stesso José Mourinho.

Ma partiamo dal tabellino finale, per poi scorrere il film della partita:

Marcatori: 32° Lemina, 46° Keramitsis, 78° Marazzotti, 91° Cherubini.

Roma (3-4-2-1): Marin; Keramitsis, Golic, Vetkal; Louakima (70° Ivkovic), Pisilli (62° D’Alessio), Pagano (62° Marazzotti), Ienco; Guerrero (46°Alessio), Cherubini; Misitano (46° Mannini). In panchina: Marcaccini, Plaia, Cichella, Bolzan, Reale, Mlakar. Mister: Federico Guidi.

Sampdoria (4-3-3): Scardigno; Porzi, Lotjonen, Costantino, Porcu; Alesi, Valisena (63° Djalti), Conti (63° Dacourt), Chilafi (80° Gomes); Lemina (53° Ntanda), Polli (80° Devic).

In panchina: Gentile, Buyla, Pellizzaro, Balduzzi, Uberti, Pozzato.  Mister: David Sassarini.

Direttore di gara: Ramondino di Palermo, assistito da Pressato di Latina e Giudice di Frosinone.

Un primo tempo di calcio vero, fra due squadre in forma e ricche di buoni interpreti, in grado di compiacere il palato di chi li stava guardando e la predisposizione a rischiare di prenderli (i goal), pur di farli, hanno fatto sì di dare vita ad un susseguirsi di azioni da rete, da entrambe le parti.

Fra i giallorossi, il duo Pisani/Pisilli (come detto fra gli osservati di Mourinho) si sono spesso resi protagonisti di belle trame, come ad esempio al 13°, quando il secondo su assist del primo, ha scheggiato la traversa.

Ma con la maglia bianco/cerchiata della Primavera, oggi è sceso in campo anche Noha Lemina, che dopo un doppio passo di alta scuola, ha impegnato il portiere romanista Marin in una parata di piede, rientrando in area sulla linea di fondo, imitato a seguire dall’ex milanista Gabriele Alesi e poi dal centrocampista Andrea Conti, sul successivo corner.

L’alternanza delle azioni è proseguita, anche dopo la mezz’ora, con lo spagnolo Julien Guerrero, che ha costretto Nicholas Scardigno al tuffo a fil di palo, sulla cui respinta si è scatenata una mischia, infine risolta positivamente dalla difesa blucerchiata, ma subito dopo il giovane goalkeeper doriano (il migliore in campo) ha dovuto compiere un miracolo, per volare a dire di no al solito Pisilli, servito dal ‘compagno di merende’ Pagano.

Se non fai goal, lo prendi… e infatti  Lemina, prestato da Pirlo a Sassarini per fargli fare fiato (ma non è che abbia corso molto), si è presentato ai tifosi blucerchiati, con la rete illusoria dello 0-1, mettendo in porta un perfetto servizio dell’arrembante Ilario Porzi (un altro fra i più positivi).

Nel finale della prima frazione, il portiere italo brasiliano Renato Bellucci Marin ha dovuto anticipare alla disperata Luca Polli, tuffandosi fra i suoi piedi e poco prima del fischio dell’intervallo, una forte conclusione di Alesi ha sfiorato la traversa, facendo rientrare Sassarini e i suoi ragazzi, molto soddisfatti negli spogliatoi.

Ma l’inizio ripresa è stato traumatico, con un pessimo approccio ed un peggior prosieguo… Pronti via e Riccardo Pagano ha pennellato una punizione liftata, col contagiri, mettendo il greco Dimitrios Keramitsis solo davanti a Scardigno, in condizione di segnare l’1-1, con un semplice ‘piattone’, mentre la difesa doriana era rimasta con la testa negli spogliatoi.

Undici teste comunque finite nel pallone, per il goalsubito, con un immediato successivo rischio di subire il raddoppio, causa un altro  pasticcio difensivo.

Sassarini ha quindi provato a scuotere i suoi ragazzi, buttando dentro un più volitivo Samuel NtandaLukisa, per Lemina, ma la musica ha continuato a suonare ‘pro Roma’ (come il vento alle spalle dei giallorossi ed il sole negli occhi dei doriani), tanto che, a mezz’ora dal termine, l’incontenibile Pagano è andato via – di fisico – a Arttu Lötiönen, costringendo Scardigno a dimopstrarsi ancora ‘super’

Nonostante un’ora giocata ad altissimo livello, lo stesso Pagano è stato – a questo punto – sostituito da Marazzotti, mentre Niccolò Pistilli ha lasciato il posto a D’Alessio.

Cambi cui Sassarini ha risposto con Nadir Djaiti e Andrea Dacourt, al posto di Nico Valisena e Francesco Conti.

L’unico squillo di tromba della riprea lo ha trovato Ntanda, che aggirando D’Alessio con una veronica, ha sparato tuttavia sopra i legni di Marin.

Il cambio che sembrava ‘strano’, di Marazzotti per Pagano, ha invece pagato la scelta di Guidi, perché il subentrato ha sfruttato una bella azione corale della Roma (scaturita però da un’ennesima errata uscita della Samp), andando a mettere in rete, a colpo sicuro, la palla del 2-1.

A poco sono serviti gli innesti di Edvin Devic e Thiago Gomes (per Ardijan Chilafi e Polli), ad una dozzina di minuti dal termine, perché la stanchezza ha sommerso (con crampi) le residue forze degli altri ed anzi, all’80°, un’altra palla persa in uscita, ha costretto Scardigno ancora ad un intervento salvifico, ma nulla ha potuto al 91°, sul micidiale contropiede di Cherubini, che lo gli ha infilato – alle spalle – la sfera del 3-1, vanamente seguito da Porzi e Lötiönen.

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