Rigenerazione urbana

Begato, rinasce l’ex Diga bianca: al via i lavori per creare 55 alloggi ad alta efficienza energetica

Il cantiere partirà a ottobre e durerà due anni. Toti: "Mai più isolamento sociale e degrado, speriamo sia un apripista a livello nazionale"

Diga di Begato

Genova. Arte Genova ha affidato alla ditta Cema (Costruzioni edili marittime autostradali) con sede legale a Chiavari i lavori di recupero e riqualificazione energetica degli alloggi dell’ex Diga bianca di Begato in via Cechov 11. L’apertura delle buste si è tenuta giovedì 31 agosto dopo tutte le verifiche del caso. Sono state 18 le proposte pervenute, tra le quali quella dell’azienda che è poi risultata aggiudicataria.

L’intervento in oggetto, il cui cantiere partirà nel mese di ottobre, prevede che i 37 alloggi rimasti vengano trasformati in 55 alloggi ad alta efficienza energetica con un’opera del valore complessivo di 4 milioni e 270mila euro, suddivisa in due lotti per due anni di lavori. Entro il mese di ottobre verrà inoltre pubblicata la gara per la rigenerazione e la riqualificazione del quartiere Diamante, finanziata con 15 milioni di euro stanziati da Regione Liguria tramite il Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare (Pinqua).

“Niente più isolamento sociale e degrado per Begato – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti –. Erano queste le premesse del progetto di rigenerazione urbana del quartiere genovese da troppo tempo simbolo di incuria, che grazie a un puntuale intervento di Regione Liguria potrà rinascere guardando anche al recupero della socialità. Ancora una volta, i fatti dimostrano l’efficacia di un modo di lavorare concreto e sinergico. La nuova Begato potrà contare su nuovi spazi sicuri di aggregazione culturale, associazionismo, sport e ambiente. Sarà l’esempio di una buona pratica che ci auspichiamo possa fare da apripista anche a livello nazionale”.

“Con questi lavori per il recupero degli alloggi, la prossima pubblicazione della gara per la rigenerazione con le risorse del Pinqua e l’opera già realizzata nell’ex Diga bianca, Begato cambierà definitivamente volto, diventando un quartiere con abitazioni e servizi di qualità – dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola -. In particolare, con i nuovi alloggi che verranno costruiti, si entrerà nella cosiddetta fase tre del più ampio progetto denominato Restart Begato, una rigenerazione urbana unica nel suo genere a livello nazionale, iniziata con l’abbattimento delle dighe e giunta al fondamentale passaggio odierno. Quest’ultima fase ci porterà a superare un modello di residenzialità che aveva mostrato tutti i suoi limiti proiettandoci in un’area completamente nuova, riqualificata, appetibile e non più degradata”.

Il progetto Pinqua porterà invece alla costruzione di tre nuove palazzine ad alta efficienza energetica, per un totale di 60 nuovi appartamenti di cui 20 di edilizia residenziale sociale e 40 di edilizia residenziale pubblica che avranno una superficie media di 60 metri quadri. Verrà inoltre ristrutturata la casetta ambientale, luogo di aggregazione sociale e creati nuovi percorsi nel verde. È inoltre prevista la realizzazione di un’area di sosta panoramica, un teatro all’aperto sul basamento della vecchia Diga rossa, una nuova casa della cultura, un centro per le associazioni del quartiere e infine una piazza e una nuova stazione dei carabinieri.

leggi anche
Via Checov begato
Valpolcevera
Begato, chiuso il bando per il recupero degli alloggi ex “diga bianca”: 19 proposte

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.