A colpi di social

Welcome to Liguria, il nuovo tormentone anti-turisti fa infuriare Balbontin

Il comico dei Pirati dei Caruggi ha bacchettato, alla sua maniera, Giulia Eleonora Musso. L'attrice però aveva già dato la sua versione

balbontin giulia musso

Genova. Con il tormentone Welcome to Liguria, che ha sostituito la più tradizionale Trilli Trilli con cui chiudeva i suoi mini-sketch, sta facendo il pieno di visualizzazioni. Oltre 114 mila su Youtube solo per il video della canzone pubblicato il 22 luglio.

Giulia Eleonora Musso, che genova24 aveva intervistato a giugno, quando era già in ascesa su Tik Tok e Instagram ma sconosciuta ai media, è una macchina da guerra che sforna giornalmente contenuti nuovi basati sul tormentone dell’accoglienza ligure, ma non solo.

Dopo il Panificio Rossetti e i Bagni Rossetti, in cui la bionda baywatcher dalla marcata cocina genovese, cerca in tutti i modi di scoraggiare i “senzamare”, ecco altri nuovi personaggi: la contessa Cantalamessa, in cui la giovane attrice prende in giro gli atteggiamenti di un certo tipo di persone con la puzza sotto il naso e Angela, l’attempata impiegata comunale alle prese con l’emergenza cinghiali.

Su Tik Tok i follower hanno raggiunto quota 11.200, mentre su Instagram sta per raggiungere i 10 mila.

Una notorietà che è diventata appunto un caso mediatico nazionale, facendo arrivare anche i primi haters e che ha fatto storcere il naso a chi sulla tipica accoglienza ligure ha costruito un filone che ha successo da molto tempo: I Pirati dei Caruggi.

Enrique Balbontin, alla sua maniera, la tocca piano con un video su Facebook: “Ciao! Sei ligure? Vorresti fare il comico ma non ti viene in mente un belino che faccia ridere? Ma non ce n’è di problemi, copia anche tu uno sketch dei Pirati dei Caruggi … Ma bravaaaa”.

C’è da dire che nell’intervista che Giulia Musso ha rilasciato a genova24 un mese e mezzo fa, la consapevolezza di non aver inventato nulla era ben presente: “Aspetto che vengano a bussare Andrea Di Marco ed Enrique Balbontin per dirmi di smetterla − raccontava ridendo − sono consapevole di non aver inventato nulla, ma gli argomenti sono quelli e ognuno cerca di trattarli nella maniera più unica possibile, oggi essere originali è molto difficile. Tante volte mi capita di trarre ispirazione da cose che non ricordo neanche. Io non voglio fare la comica, mi piace fare cose brillanti, ma la comicità si basa su stereotipi”.

Nel frattempo la notorietà social le ha portato qualche scrittura: sono arrivate le prime richieste di esibirsi dal vivo e, notizia fresca, anche uno spot per una nota casa di cura genovese.

L’attrice di Rapallo, che ha studiato a Bologna e a New York, è abile a calvalcare il momento e ha già prodotto un paio di oggetti di merchandising come la maglietta del Panificio Rossetti o il telo mare dei Bagni Rossetti, consapevole che il treno della notorietà social non aspetta nessuno e soprattutto che bisogna fornire novità in continuazione.

Gli ultimi nuovi personaggi sembrano sancire la volontà di sganciarsi dal leit motiv dell’accoglienza ligure, anche se il pubblico, a giudicare dalle visualizzazioni, sembra preferire ancora il “Benvenuti in Liguria”.

 

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