Sanità

Letti e barelle nei pronto soccorso, Uil Liguria: “La Regione intervenga per garantire condizioni adeguate ai cittadini e ai lavoratori”

La Uil Liguria pensa che i pazienti covid positivi in buona salute potrebbero essere spostati in residenze sanitarie esterne per liberare i reparti ospedalieri congestionati

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Genova. “La Uil Liguria chiede un immediato intervento della Regione Liguria in grado di risolvere l’annosa questione dei pronto soccorso del territorio intasati e un piano adeguato per i pazienti covid che non hanno più bisogno delle cure ospedaliere”, è quanto afferma il segretario confederale regionale Uil Liguria Alfonso Pittaluga che interviene a seguito delle dichiarazioni del professor Paolo Cremonesi, presidente regionale della Società italiana di Medicina di emergenza e urgenza.

Il professore ha dichiarato nella giornata di ieri che Alisa non avrebbe ancora preparato un piano adeguato in merito ai pazienti covid positivi che non hanno più ragione di rimanere in ospedale.

La Uil Liguria pensa come Cremonesi che i pazienti covid positivi in buona salute potrebbero essere spostati in residenze sanitarie esterne per liberare i reparti ospedalieri congestionati.

“Lo dice un tecnico di chiara fama che evidenzia anche il dramma dei pronto soccorso liguri che ospitano su barelle anche per 3,4,5 giorni i pazienti perché nei reparti non ci sono più letti – afferma Alfonso Pittaluga – Quanto denunciato è grave: un ente come Alisa, nato per gestire e programmare la sanità ligure, non sarebbe in grado di organizzare un piano logistico in grado di affrontare una pandemia lontana dalla fine. I cittadini e i professionisti sanitari hanno diritto a condizioni adeguate di assistenza e di lavoro negli ospedali e nei pronto soccorso”.

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