Turismo

Alta Valle Stura, la piccola Groenlandia italiana amata dai ‘montanari’ liguri

La vallata ai piedi dall'Argentera è tra le mete più gettonate per i genovesi in trasferta

Valle Stura Damonte

Genova. Incastonata tra le Alpi, la Valle Stura di Demonte si estende in Piemonte, nella provincia di Cuneo, per oltre sessanta chilometri lungo un asse che unisce l’Italia alla Francia: partendo da Cuneo conduce al colle della Maddalena, che, curiosamente, dal versante francese viene chiamato col de Larche, importante valico che collega la Valle Stura alla Valle dell’Ubaye, nell’Alta Provenza. La valle deve il suo nome al fiume Stura di Demonte, principale affluente di sinistra del Tanaro. Il territorio comprende dodici comuni, ognuno con la propria storia e i propri luoghi d’interesse, per una valle ricca di tesori da scoprire, tra cultura, arte, natura e sapori della tradizione.

Si tratta di una delle valli alpine del cuneese che offre un ampio patrimonio culturale e paesaggistico, perfetta per gli amanti del trekking e delle passeggiate in quota, ma anche per i cultori della buona cucina e del buon vino, il tutto in un clima di grande bellezza e serenità.
Tra i molti paesi che si incontrano inerpicandosi lungo la vallata, spicca Bersezio, situato ad oltre 1.600 mt nel comune di Argentera, ultimo avamposto prima del confine con la Francia, che ospita l’antica chiesa di San Lorenzo, risalente al 1018; strettamente legata ai monaci di San Teofredo di Le Puv che, intorno all’anno mille, fondarono, appunto, il priorato di San Lorenzo di Bersezio, la pieve conserva, incastonata sul fianco laterale, la più antica testimonianza dell’assoggettamento romano: un bassorilievo raffigurante all’interno di una cornice a tempietto due guerrieri, rappresentanti, verosimilmente, Ercole, protettore dei viaggi, e Marte, il dio della guerra, molto venerato sui nostri monti.

“Ma il fascino di questa valle risiede principalmente nella bellezza dei suoi paesaggi – sottolinea Vincenzo Palomba, consigliere del municipio I Centro Est per Linea Condivisa e assiduo frequentatore della vallata in qualsiasi stagione dell’anno”.

“Così, mentre in primavera si assiste al risveglio della natura e dei suoi animali tipici d’estate si può godere di un clima temperato, in autunno è un’esplosione di colori, in inverno con la neve sembra di essere in un continente polare, una piccola Groenlandia”
Ma la Valle Stura non è solo paesaggi e cultura, come dicevamo, ma anche realtà produttive ed enogastronomiche. Dopo una giornata trascorsa a raggiungere lo splendido lago di Roburent (2.430 mt) o gli spettacolari laghi di Vens (2.80 mt), – consiglia Palomb a- ci si può riposare sorseggiando un aperitivo nel dehors della “Pasticceria/Cremeria Bruno” a Bersezio e cenare dal mitico “Oste d’Oc” di Pietraporzio dove, tra un agnello sambucano e un bunet, potreste anche trovarvi ad ascoltare canti popolari occitani accompagnati dalle note di una fisarmonica. Senza dimenticare i prodotti naturali del saponificio “Rose e Caprioli” altra chicca di questa valle tutta da scoprire.”

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