Appello bis

Morte di Martina Rossi, mercoledì la sentenza a Firenze

I difensori degli imputati accantonano la tesi del suicidio: “E’ caduta dopo un malore”

martina rossi

Genova. E’ attesa per dopodomani, mercoledì 28 aprile, la sentenza della corte di appello di Firenze per il processo sulla morte di Martina Rossi, precipitata dal balcone di un albergo a Palma di Majorca il 3 agosto 2011.

Si tratta, come noto, dell’appello ‘bis’ dopo che la corte di Cassazione aveva annullato la sentenza di assoluzione nei confronti Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni condannati in primo grado per tentata violenza sessuale di gruppo e morte come conseguenza di altro reato.

Il secondo capo di imputazione era stato dichiarato prescritto oltre un anno fa, così la procura generale di Firenze ha chiesto per i due giovani aretini la condanna a tre anni di reclusione. La settimana scorsa è stata la volta delle difese degli imputati che hanno ribadito l’innocenza di Vanneschi e Albertoni.

Il difensore di Vanneschi, avvocato Stefano Buricchi, in particolare ha contestato la ricostruzione dell’accusa secondo cui la giovane sarebbe caduta nel tentativo di saltare da un lato del balcone per rifugiarsi in quello della camera accanto per sfuggire a un tentativo di stupro bensì Martina sarebbe caduta accidentalmente, forse in seguito a un malore. Le difese quindi improvvisamente mettono da parte la tesi del suicidio e ritirano fuori la primissima versione che diedero gli imputato alla polizia locale spagnola.

Mercoledì, dopo eventuali repliche ed eventuali dichiarazioni spontanee da parte gli imputati i giudici si ritireranno in camera di consiglio e ne usciranno con la sentenza.

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