Genova. Vietato contestare il premier Renzi. Il messaggio è più che chiaro da tempo. In altre città ogni accenno di corteo verso i luoghi dove il presidente del consiglio tiene comizi o interventi viene sistematicamente caricato. A Genova, dove ormai di contestatori in senso stretto non se ne vedono da un bel po’, chiunque abbia l’idea anche lontana di avvicinarsi con idee discordanti viene bloccato. E’ successo dentro il salone del maggior consiglio di palazzo Ducale dove un giovane avvocato che ha criticato il premier con un paio di commenti ad alta voce è stato allontanato e identificato. E’ successo anche poco prima davanti alla Prefettura quando otto (8) ‘pericolosissimi’ attivisti di rifondazione comunista si erano posizionati in attesa del presidente del consiglio.
Fino a due giorni fa infatti era prevista una tappa proprio davanti al palazzo del Governo. Gli attivisti però non lo sapevano e quando hanno scoperto che il premier era a Tursi e hanno deciso di spostarsi per arrivare almeno in via Garibaldi (iperpresidiata dalle forze dell’ordine, come la zona del Ducale di piazza De Ferrari) sono stati bloccati dalla Digos che ha chiesto i documenti e glieli ha restituiti solo dopo un’ora e mezzo, quando ormai Renzi stava per andare via da Genova.
“Se il premier ha paura dei dimostranti e non accetta contestazioni – commentano gli attivisti – questo ci deve far riflettere ancor di più sulla natura della riforma costituzionale che va proponendo.