Cronaca

Don Seppia, le testimonianze dei cittadini di Sestri e quelle tristi scritte sulla chiesa

Chiesa Santo Spirito Sestri Ponente

Sestri P. Una bravissima persona, un prete irreprensibile. Molti a Sestri Ponente conoscevano quel prete che benediva, diceva messa, confessava. Dopo sette giorni, il paese si interroga. Don Seppia arrestato per abuso su minori e cessione di stupefacenti, indagato per prostituzione minorile…sieropositivo. Una comunità sconvolta.

“Dottor Jekyll e Mr Hyde”, è la descrizione di una donna anziana prima di entrare in Chiesa per la Messa della domenica. “Cosa volete che vi dica? Siamo sconvolti – commenta un signore con il rosario in mano”.

Nella notte erano apparse nuove scritte sulla facciata della chiesa dello Spirito Santo contro il prete.  “Infame di m…, infame bastardo, i bambini non si toccano”, si leggeva  sulle pareti esterne. Ma, poco prima della Messa delle 11,  tre imbianchini hanno riverniciato le scritte cancellando gli insulti. In mezzo alla strada, sull’asfalto, il simbolo di Forza Nuova, forse la firma delle scritte realizzate questa notte.

“Ma vi sembra possibile tutto questo?”, aggiunge un fedele indicando le scritte. “La nostra comunità è ferita – sottolinea – e questi insulti non ci fanno certo piacere”.

“Perché non li vanno a scrivere davanti al carcere, dove è detenuto? Noi cosa c’entriamo con tutto questo”, afferma un’altra fedele con la voce alterata dalla rabbia e dal dolore di un quartiere che non trova pace. “Io sono nata qui e, anche se ora abito da un’altra parte – spiega una signora – sono venuta alla Messa per partecipare alla sofferenza di questa comunità”.

“E’ una cosa incredibile. Mi sembrava un bravo sacerdote. Ora mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se mio figlio avesse dato seguito a quei contatti”. Queste le testimonianze di un padre di una delle potenziali vittime di don Seppia raccolte dal settimanale Gente. “Io e mia moglie non ci siamo accorti di nulla finché i carabinieri non hanno bussato alla nostra porta, dopo l’arresto – ha spiegato il genitore – Per fortuna il nostro è un ragazzo sveglio e non ha mai risposto a quell’uomo, che insisteva via sms perché andasse a confessarsi. Ha capito da solo che c’era qualcosa di strano”.

Ma non tutti erano all’oscuro della versione Hyde del parroco. I sospetti a Sestri erano già presenti.

“Che don Seppia fosse gay, che amasse andare a ballare nei club per omosessuali a Sampierdarena e che rincasasse a volte accompagnato, si sapeva – conferma Alessandra, parrucchiera -. Però che avesse attenzioni morbose per i bambini, quello no. Mio figlio ha 6 anni, andava a giocare con gli altri bambini della parrocchia. Pensarci adesso mi fa venire la pelle d’oca. Dovrebbero darlo in mano alle mamme, avrebbe quel che si merita. D’altra parte, però, in molti avevano ritirato i figli dall’ oratorio. La verità è che era un gran rompiscatole, fiscale sulla frequenza delle messe. Era cupo, mai un sorriso: uno a cui non piaceva fare il prete”. Lo sconcerto è ancora più forte tra chi frequenta la chiesa.

“Faccio la catechista e non mi sono accorta di nulla – racconta una donna -. Mi sento presa in giro come persona e offesa come volontaria. Mai un sospetto? Cosa facesse le mattine che non c’era, come mai in chiesa comparisse solo al pomeriggio, ho sempre pensato fossero affari suoi, conclude la catechista”.

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