Borzoli. “Gli odori avvertiti a Fegino sono stati causati da un grezzo destinato a Eni, la quale è proprietaria dell’80% del deposito”. La precisione della Iplom, dopo che due bambini di 8 e 5 anni ieri sono finiti al Gaslini per le esalazioni provenienti dai serbatoi di Borzoli contenenti greggio, arriva con una nota “ci scusiamo per il disagio creato alla popolazione”.
“Su proposta della stessa Eni – ricorda Iplom – è stato realizzato di recente un impianto specifico al fine di evitare gli odori sgradevoli dovuti a piccolissime quantità di mercaptani contenuti nel greggio. I mercaptani hanno la caratteristica di possedere un intenso odore sgradevole. Nonostante il nome sono in realtà molto noti: vengono infatti aggiunti al metano come ‘odorizzanti’, per poterne svelare eventuali fughe”.
“Evidentemente – prosegue la nota della Iplom – l’impianto di captazione dell’odore, che è entrato in funzione proprio in questi giorni, non ha funzionato a dovere. Ieri, dalle 8 alle 22, è stato effettuato un test che si è svolto senza problemi, mentre, a partire dalla notte e a pompaggio concluso, si è evidenziato che il sistema utilizzato non è stato sufficiente a garantire le operazioni senza recare fastidio alla popolazione”.