Avanti tutta

“Lady Cobra”, dopo il debutto genovese la killer in blues sbarca a Roma: l’intervista al regista Fabio Giovinazzo

Insieme alla protagonista del film, Nicoletta Tanghèri, il regista genovese è in partenza per Roma dove presenterà il film presso la Sala del Cinema Anica

lady cobra

Genova. Dopo il debutto genovese dello scorso 19 marzo, “Lady Cobra” è pronta a sbarcare a Roma, dove domani, venerdì 12 aprile ci sarà la proiezione alle ore 15:00 presso la prestigiosa Sala del Cinema Anica.

Il film è un intimo psicodramma su strada che racconta la storia di una donna, veterana di guerra in congedo, disadattata ma idealista, che alterna il lavoro come fioraia all’attività di killer a pagamento. Vestita di rosa, riceve i suoi clienti in un cimitero e si sposta su una Shelby Cobra degli anni Sessanta. Considerata la migliore, è conosciuta nell’ambiente con il nome di Lady Cobra e porta sempre a termine ogni incarico con la sua infallibile Smith & Wesson.

La prima nazionale si è svolta nel “cinema di casa” Nickelodeon di Genova, che da sempre segue il cinema d’essai, e ora è la volta del salto nazionale. Per l’occasione Genova24 ha intervistato l’autore e regista Fabio Giovinazzo e la protagonista della pellicola Nicoletta Tanghèri, in partenza per la capitale.

lady cobra

Fabio Giovinazzo, da dove è nata l’idea di girare questo film e cosa ha contribuito a costruirne trama e concetto?
“Mi piace riflettere visivamente sul rapporto che dall’aspetto esteriore di un personaggio finisce per scivolare nella sua natura più intima. La psicologia che esercito attraverso le immagini disseziona quindi il rapporto che una donna, travolta dalla solitudine, ha instaurato con quella società che la mantiene in vita, sfidandola con la depravazione. E’ un gioco di natura psichiatrica: a volte, la libertà può essere raggiunta con un colpo ad effetto che ha le sue motivazioni in un senso feroce di giustizia”.

Lady Cobra è un personaggio sospeso tra l’essere una rinnegata dalla società e invece esserne immersa con tutte le contraddizioni del con un ruolo di “giustiziera”… pensi che la sua storia possa essere considerata più comune di quanto si pensi?
“Nella concezione più universale, decisamente. Lady Cobra incarna lo schiavismo legalizzato, una prigione quasi congenita in grado di far cedere ai cattivi pensieri coloro che maggiormente sarebbero disposti al Bene”.

Nel film domina un “dialogo” fatto da tanti monologhi che parlano allo spettatore… cosa rappresentano i personaggi che parlano con Lady Cobra?
“I monologhi traducono, seguendo una procedura simbolica, le frenate della potente auto sulla quale si muove Lady Cobra e celebrano le sfaccettature di una società viziosa, commerciale e intellettualmente deformata”.

Protagonista anche la musica… a cosa ti sei ispirato per il “commento musicale”?
“Il tema blues accompagna Lady Cobra con le sue contraddizioni. La musica del diavolo – fin dalle origini, suonare il blues era un’azione in grado di aprire i cancelli dell’Inferno – smaschera alla fine un canto che una vera è propria liberazione gridata al cielo”

Alla prima nazionale di Genova la pellicola è stata molto applaudita, quali sono i feedback che hai raccolto?
“Le reazioni sono state decisamente positive e questo apprezzamento non può far altro che rendermi ancor più fiero del lavoro svolto. Un film che respira seguendo un ritmo internazionale, tra le altre cose riferite”

E dopo Genova adesso arriva il debutto romano, sicuramente una piazza difficile per quello che rappresenta la capitale per il cinema d’essai italiano… cosa ti aspetti…
“Un test importante dal momento che Roma è la città dove batte il cuore del cinema in Italia. Vado con la consapevolezza di essermi espresso al meglio attuale delle mie possibilità”.

Dopo Roma qual è la strada che ha davanti Lady Cobra?
“Il mio è un film indipendente che mette in mostra un linguaggio ferocemente non comune. E per questo ha bisogno di un pubblico ben selezionato, da andare a cercare. Accompagnerò il lungometraggio nella sua diffusione, mettendoci sempre la faccia. Resta, a mio parere, il modo migliore per far arrivare le proprie idee e per comunicare la propria visione”.

E dopo Lady Cobra, cosa bolle nella pentola di Fabio Giovinazzo?
“Ho portato a compimento la mia terza opera letteraria e sto scrivendo un testo teatrale dove il disagio mentale convive con un terribile segreto, sfidando la rappresentazione metafisica della realtà. E la protagonista sarà ancora la bravissima attrice Nicoletta Tanghèri”.

E quindi passiamo a Nicoletta Tanghèri, la protagonista di questo film: dal teatro al cinema, il passo non è sempre scontato e banale… come è stato?
“Il passo vero è stato fatto per caso, quando ero alle prese con uno spettacolo teatrale che non ha visto la luce. Dopo oltre un anno da quell’esperienza mi è stato chiesto di incontrare il regista che avrebbe diretto la trasposizione cinematografica. È andata cosi”.

Quanta Nicoletta Tanghèri c’è in Lady Cobra e quanta Lady Cobra è rimasta in Nicoletta Tanghèri?
“La Nicoletta ironica che si intravede in qualche dialogo e quella più dark che di solito se ne sta nascosta. La Lady Cobra rimasta con me è la donna determinata e coraggiosa che provo ad essere”.

Dopo questa prova, quali saranno i tuoi prossimi progetti?
“Per l’estate sto preparando un nuovo lavoro con Fabio Giovinazzo. Al momento lo definirei una performance, ma prenderà la forma di spettacolo teatrale. Sarò con il Teatro dell’Ortica al Festival dell’Acquedotto e in autunno riprenderò lo spettacolo Invisibili, con la compagnia “Le Camelie””

leggi anche
lady cobra
"tinte fumetto"
In uscita “Lady Cobra”, il nuovo film di Fabio Giovinazzo girato interamente a Genova
staglieno riprese film lady cobra
Ciak si gira
Staglieno diventa un set cinematografico: si gira ‘Lady Cobra’ con Nicoletta Tangheri

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.