Ciclo dei rifiuti

Grande centro Amiu al Lagaccio, al via i lavori: “Pronto entro fine 2025”

Il complesso non piace ai comitati che lo definiscono "l'isola ecologia più grande di Genova". Ma secondo municipio e azienda riqualificherà la zona di via Bartolomeo Bianco

Generico aprile 2024

Genova. Dopo la demolizione del centro sociale Tdn, sgomberato a più riprese negli ultimi anni, e con la convenzione siglata nell’ottobre 2023 tra Amiu e la Città metropolitana per l’utilizzo dei fondi Pnrr, sono entrate nel vivo le pratiche per la realizzazione di un grande “polo dell’economia circolare” nell’area di via Bartolomeo Bianco, al Lagaccio.

Il “polo” sarà un complesso multifunzionale, in parte centro del riciclo, una sorta di isola ecologica, in parte centro del riuso, con laboratori e spazi per la cittadinanza. Inoltre quella che oggi è una zona piuttosto disordinata sarà sistemata con verde urbano e centro logistico.

I dettagli sono stati illustrati da Tiziana Merlino, dirigente di Amiu ed ex direttrice generale, durante la commissione consiliare sul tema in programma a palazzo Tursi. I lavori, è stato detto ai consiglieri comunali, sono pronti a partire. Anche perché, trattandosi di fondi Pnrr, dovranno essere conclusi obbligatoriamente entro dicembre 2025. “Sarà così”, ha confermato Merlino.

Generico aprile 2024

Durante la commissione consiliare sono stati presentati alcuni render, immagini grafiche che rappresentano quello che sarà il “polo del Lagaccio”. Si tratta di una nuova versione rispetto ai progetti circolati nei mesi scorsi ma in sostanza non cambia più di tanto nel tipo di struttura. Una struttura, lo ricordiamo, che non piace ad alcuni comitati che infatti ancora sabato sono tornati a manifestare nel quartiere. Il loro timore è che l’isola ecologica porterà a un aumento del traffico nella zona.

L’area interessata, circa 6200 metri quadri, sarà quella tra la bocciofila, il futuro parco giochi (che sarà sistemato con altri fondi e nell’ambito di un altro progetto), rio Banchette e il campo da hockey.

L’ingresso e l’uscita saranno sul lato del complesso Telecom (lato levante di via Bianco) e oltre un piazzale per le operazioni di circa 1000 metri quadri, sorgeranno alcune strutture: una di accettazione, quattro, consistenti in palificazioni e tettoie, per il conferimento e un’altra per laboratori e attività, il centro del riuso vero e proprio. Le aree verdi interne al centro saranno sistemate senza, teoricamente, influire negativamente sul delicato equilibrio idrogeologico della zona.

Generico aprile 2024

Il progetto è stato presentato per la prima nel 2022 ma l’amministrazione e Amiu ne discutono dall’anno precedente. I fondi Pnrr sono stati la molla che ha fatto scattare tutta l’operazione. Recentemente, non distante, Amiu ha aperto un centro del riuso nell’ex mercato di via Bologna.

Critico sul progetto anche il Pd. “Sarebbe servita una pianificazione per un inserimento capillare di nuove isole ecologiche nel tessuto comunale, contenute nella dimensione, facilmente accessibili per la cittadinanza e con chiari materiali di possibile conferimento. I cittadini di Oregina e Lagaccio si erano dichiarati a più riprese disponibili a compartecipare alla definizione di uno spazio nell’area collinare del municipio Centro Est per ospitare una struttura di questo tipo. Questa giunta però sa oramai solo trincerarsi dietro una stanca retorica “del fare” di fronte alle criticità che vengono evidenziate”, dice il capogruppo Dem a Tursi, Simone D’Angelo.

“Aspettavamo informazioni sulla reale l’utenza prevista, le soluzioni all’aumento del traffico ipotizzabile in quartieri densamente abitati e a come rendere lo stesso compatibile con la presenza in quell’area di strutture sportive frequentate da centinaia di giovani – aggiunge – con risposte chiare a poche domande, si sarebbe arrivati a valutare nella zona un sito più idoneo come chiedevano i cittadini, consegnando al quartiere un’area sportiva rinnovata e un nuovo servizio per la comunità”.

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