La conferenza

Genoa, Gilardino: “Match d’andata perso contro la Fiorentina ci ha insegnato molto. Zangrillo top player”

Il tecnico dei rossoblù ha analizzato la gara di domani a Firenze: "Malinovskyi, Vitinha e Matturro sono ancora ai box. Gli altri stanno tutti bene"

alberto gilardino

Genova. Un inizio d’aprile lontano da casa per il Genoa che dopo la trasferta di Verona, vinta per 2 a 1, giocherà un’altra gara fuori dal Ferraris.

Infatti domani, lunedì 15 aprile, i rossoblù dovranno affrontare all’Artemio Franchi la Fiorentina di Vincenzo Italiano, con il fischio d’inizio fissato alle ore 18.30.

Come di consuetudine, il mister Alberto Gilardino ha parlato  nella conferenza pre gara analizzando gli avversari. Si è partito con un riferimento al match d’andata della prima giornata di Serie A (perso per 1 a 4) e quindi al debutto del tecnico alla guida del Grifone nella massima serie: “E’ normale che da quella partita ci sia stato un percorso da parte nostra. Un percorso nei singoli e nel collettivo fatto di consapevolezza e maturità. Da quella partita abbiamo acquisito quella mentalità giusta. E’ stata una brutta batosta ma ci ha insegnato molto, soprattutto a me. Ci ha permesso di andare a lavorare su concetti dando solidità alla squadra. In tutta la stagione abbiamo avuto momenti positivi e difficoltà ma nelle difficoltà si cresce. Vogliamo fare risultati con i viola perché abbiamo rabbia e fame per penderci altri punti e finire bene la stagione”.

Giovedì a Pegli c’è stata la conferenza stampa, con il presidente Zangrillo, per presentare il ritiro estivo di luglio che, per il secondo anno consecutivo, sarà in Val di Fassa. Durante la presentazione Zangrillo ha preso le difese del tecnico rossoblù: “Il presidente è un riferimento, un top player per questa società – ha affermato Gilardino – c’è grande stima nei suoi confronti, nel calcio e non solo se ne trovano sempre meno persone di questo spessore. Credo abbia detto la verità. E’ una cosa che mi ha fatto piacere perché rispecchia la mia persona e le qualità umane. Ho un ottimo rapporto con il presidente, dal primo giorno che sono arrivato qua al Pio mi è sempre stato vicino, mi ha aiutato e consigliato. C’è un rapporto reciproco di grande stima”.

La Fiorentina giovedì, 11 aprile, ha giocato in Conference League pareggiando per 0-0 contro il Viktoria Plzen, lunedì il Genoa e poi il 18 aprile il ritorno di coppa. Potrebbe essere una Fiorentina “distratta” da questo doppio impegno in Europa: “La Fiorentina ha dato dimostrazione di avere delle fondamenta veramente solide. Rispecchiano l’allenatore e la realtà. Basti pensare che l’anno scorso ha giocato due finali, quest’anno è di nuovo in semifinale di Coppa Italia e ai quarti di Conference. Ha grandissimi giocatori di qualità e nel palleggio, mi aspetto la Fiorentina che tutti conoscono. Andare a Firenze non è semplice. Noi stiamo vivendo un buon momento, stiamo bene e abbiamo la voglia e il desiderio di fare una partita importante con coraggio”.

Il tecnico ha fatto il punto anche sugli infortunati: “Per quanto riguarda gli infortunati, Malinovskyi, Vitinha e Matturro sono ancora ai box. Gli altri stanno tutti bene. Le valutazioni si fanno per le caratteristiche dei miei giocatori e degli avversari. Retegui ha recuperato ma ci saranno da fare valutazioni anche perché venerdì rigiocheremo di nuovo. C’è la volontà di rendere partecipi tutti. Tutti devono essere dentro il progetto e tutti devono essere mentalmente approcciati a giocare dal primo minuto. Sia domani che venerdì ci potrebbero essere delle sorprese”.

A Verona Retegui non è potuto scendere in campo per squalifica e così il tecnico aveva poca scelta in attacco ma la sfida l’hanno decisa le due punte Ekuban e Gudmundsson. Col rientro di Retegui adesso ha più scelta: “Scelte in più ne avremo. Ekuban ha fatto molto bene, è entrato in modo molto deciso durante la partita. Oltre al gol si è sacrificato. Con Retegui, Gudmundsson, ma anche Junior Messias e Ankeye c’è scelta sia nei moduli tattici che nei singoli”.

Il tecnico si è soffermato anche sulla possibilità di veder giocare insieme Retegui ed Ekuban: “Possono giocare insieme ma vedremo. L’idea è avere giocatori con caratteristiche diverse che possono essere in simbiosi all’interno del gruppo squadra. Gli equilibri sono importanti ma la volontà, l’dea da qui alla fine è cambiare e vedere giocatori che hanno giocato meno e valutarli fino alla fine. Certo con la Fiorentina dovremo fare una prestazione di spessore perché loro giocano molto bene e hanno calciatori di livello”.

In chiave Nazionale si parla molto di Scamacca che potrebbe essere la punto di Euro 2024. Cos’ha detto a Retegui?
“Se parlo, parlo solo di Genoa. Parlo della nostra squadra e degli aspetti che devo mantenere all’interno del gruppo. Sa anche lui che questo finale è determinante per un posto con la Nazionale ma lo vedo molto deciso. C’è da capire, visto che ha avuto questo problema alla caviglia, il minutaggio delle prossime partite”.

 

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