Genova. Oggi, venerdì 5 gennaio 2024, partono i saldi in tutta la Liguria validi fino al prossimo 18 febbraio. A Genova l’ordinanza del Comune ha sospeso la sosta a pagamento in tutte le Blu Area e le Isole Azzurre della città nei primi due fine settimana di saldi invernali. Le giornate di sospensione sono venerdì 5 gennaio (sabato 6 è festivo) e sabato 13 gennaio.
Secondo la Confcommercio saranno 15,8 milioni le famiglie italiane che approfitteranno di questo periodo per fare shopping, con una spesa prevista procapite di circa 137 euro e un giro di affari pari a 4,8 miliardi di euro. L’acquisto medio per famiglia sarà di 306 euro. Esiste una novità per questa edizione invernale: come già previsto per gli ultimi saldi estivi, infatti, è previsto l’obbligo per i commercianti di indicare nel cartellino oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale anche il prezzo più basso (e non più il prezzo di listino) applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi. Sarà quello il prezzo su cui applicare la percentuale di sconto prevista.
“A pochi giorni dalle festività natalizie che hanno segnato per il settore un trend positivo del 13% rispetto allo scorso anno, con una spesa media di 223 euro, questa è un’ulteriore occasione per continuare a sostenere i nostri negozi di fiducia. Luoghi reali, e non virtuali, dove, oltre agli sconti, possiamo trovare un sorriso e un consiglio sincero. Un rapporto umano che è valore aggiunto delle nostre città e dei nostri quartieri”, racconta l’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio Alessio Piana.
“Per questo, in accordo con le altre regioni italiane, abbiamo condiviso, accogliendo le richieste della maggioranza delle associazioni maggiormente rappresentative del settore (Confcommercio, Federdistribuzione, Confimprese, Ancc-Coop, Ancd-Conad), la necessità di mantenere la data unitaria al primo giorno feriale antecedente l’Epifania per l’avvio delle vendite promozionali, come previsto dall’accordo nazionale del 2011 e come disciplinato sul territorio regionale dal Testo unico in materia di commercio – aggiunge l’assessore -. La volontà condivisa da parte di istituzioni e associazioni di categoria è di rivedere, già in un prossimo futuro, i contenuti di tale intesa nazionale per arrivare a una proposta unitaria che possa accogliere le esigenze di tutti”.