Solidarietà

Striscia di Gaza e Sudan, l’ong genovese Music for Peace in azione nelle zone di conflitto

Gli attivisti stanno operando in Palestina grazie al direttore operativo in loco, fornendo sostegno economico e pasti caldi. In Africa lo staff genovese con quattro container di alimenti. L'appello ad aiutare

Genova. La ong genovese Music for Peace è impegnata da anni nei territori dove la popolazione civile è colpita da conflitti in atto. La storia dell’associazione che ha la sua sede in via Balleydier, è iniziata negli anni Novanta in Bosnia Erzegovina, con la guerra nei Balcani, ma dal 2009 è attivamente impegnata per aiutare la popolazione civile di Gaza, in Palestina.

In questo momento è impossibile per l’ong recarsi direttamente nella Striscia, per via degli scontri in atto e dell’incessante bombardamento da parte di Israele – in seguito agli attacchi di Hamas di inizio ottobre – ma in qualche modo i volontari di Music For Peace stanno facendo la loro parte e grazie a una figura come quella di Anas, direttore operativo a Gaza dal 2009, stanno realizzando una distribuzione di pasti caldi.

I primi 1500 pasti caldi sono stati distribuiti nei pressi di una scuola nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto, a una decina di chilometri da Gaza City. La cucina di emergenza è stata approntata dietro alla struttura Riyad School presso cui si trovano circa 6000 persone sfollate provenienti dal Nord della Striscia di Gaza.

“Attraverso il sostegno economico di Music for Peace, unica possibilità di intervento in questo momento, si organizzeranno ulteriori distribuzioni pasti – spiegano dall’associazione – la scelta della refezione diretta è stata valutata considerando l’impossibilità per gli sfollati di preparare autonomamente pasti quotidiani”.

A oggi gli edifici abbattuti sono il 50% delle strutture esistenti, la popolazione cerca rifugi in strutture reputate “safe”. “Insieme ad Anas si valuterà nel prossimo periodo di attivare, qualora le condizioni lo permetteranno, anche la consegna di pacchi famiglia”, continuano da Mfp.

Intanto però lo staff genovese di Music for Peace sta fisicamente lavorando in un’altra area di guerra, purtroppo dimenticata dai media, ovvero quella del Sudan. Gli attivisti sono tornati a distanza di circa un anno dall’evacuazione necessaria per la recrudescenza degli scontri.

Con loro quattro container di alimenti (Progetto AID 12461 – AICS Khartoum), medicinali e attrezzature mediche destinati agli sfollati e alle poche strutture sanitarie rimaste operative.

Music for Peace è l’unica ong a effettuare distribuzione di materiale in quest’area dall’inizio del conflitto. La prima fornitura di pacchi famiglia era avvenuta per mano delle organizzazioni non governative locali partner nel giugno scorso.

“Da oggi lo staff, partito dal capoluogo ligure il 21 settembre scorso – spiegano da Music For Peace – potrà effettuare in prima persona la consegna dei materiali. Il 3 novembre per Music for Peace diviene un’importante giornata: Restare Umani e Uniti. Contiamo sull’ aiuto di tutti, insieme possiamo fare tanto altro ancora”.

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