Genova. Il Gruppo PD Comune di Genova accusa l’assessore al Commercio Paola Bordilli di “latitare”: “A farne le spese è il commercio della città. Le sole 6 presenze in commissione in un anno e mezzo, sono la fotografia della gestione deficitaria di questa giunta”.
Il Pd accusa il fatto che manchi un piano regolatore “serio che possa bilanciare gli interessi di tutti gli attori coinvolti, tutelando chi ha meno potere economico e ponendo sempre al centro i bisogni delle cittadine e dei cittadini genovesi. A oggi il risultato è l’applicazione della legge del più forte: assistiamo a un continuo proliferare di punti vendita della grande distribuzione organizzata, senza alcuna pianificazione preventiva, e alla conseguente costante agonia del commercio di prossimità e dei suoi operatori, abbandonati da chi dovrebbe tutelarli”.
Secondo il gruppo consiliare a rendere ancora più evidente il fallimento della cura-Bordilli è il dato dell’inflazione: a Genova è la più alta d’Italia.
“Si aprono supermercati e centri commerciali, si chiudono attività e negozi di vicinato, ma i prezzi salgono e il potere d’acquisto dei genovesi è sempre più basso. L’assenza di un Piano per il Commercio è un’emergenza che non può più essere ignorata dall’Amministrazione. L’Assessore Bordilli ha fallito e andrebbe avvicendata. Se per qualche ignoto motivo il Sindaco non ha il coraggio di farlo, abbiamo dato la nostra disponibilità a confrontarci anche con le forze politiche della maggioranza per trovare soluzioni condivise a questa emergenza drammatica”.