Genova. Dopo anni di attesa, potrebbe arrivare entro l’anno la conclusione dell’annosa problematica legata guado del Varenna, nell’omonima valle, nei pressi della Cava Pian di Carlo.
Il passaggio, inizialmente costruito come “sommergibile”, serve una manciata di case abitate però da una ventina di cittadini,i quali, ad ogni piena del torrente di fatto risultano isolati. Da qui la necessità di costruire un ponte vero e proprio che sia a servizio anche della limitrofa cava, scelta come destinazione di stoccaggio dello smarino del Terzo Valico.
“Il progetto presentato da Edilcave Liguria Srl, aggiornato con il nuovo ponte e la viabilità di accesso, ha avuto a marzo 2020 l’indizione di una conferenza dei servizi decisoria in modalità sincrona per l’approvazione, dando avvio contestuale anche alle procedure per il vincolo preordinato all’esproprio del Puc vigente e la dichiarazione di pubblica utilità e urgenza – ha sottolineato l’assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone oggi in consiglio regionale – In sede di conferenza dei servizi alcuni uffici comunali e regionali hanno chiesto alcune integrazioni progettuali in materia ambientale che sono state fornite nei mesi successivi”.
Ma quest’anno potrebbe essere l’anno buono: “La conferenza dei servizi è nella sua fase conclusiva e non appena sarà perfezionata l’acquisizione delle aree private la società Edilcave potrà avviare, si presume entro i mesi estivi, i lavori di costruzione del nuovo ponte carrabile a servizio dei residenti sul versante ospitante anche la cava, e la durata dei lavori si stima intorno ai 6-8 mesi”.