Commento

Attacco iraniano in Israele, Toti: “Iron Dome ha difeso l’unica democrazia in Medio Oriente”

Il presidente ligure: "Lo stesso scudo di acciaio dovrebbe proteggere, a casa nostra, le idee incarnate dallo Stato di Israele"

Generico aprile 2024

Genova. “Iron Dome è lo scudo di missili che protegge fisicamente Israele e che stanotte ha impedito gli effetti devastanti dell’attacco iraniano. Iron Dome: casa di ferro, di acciaio. Lo stesso scudo di acciaio dovrebbe proteggere anche, a casa nostra, le idee incarnate nello Stato di Israele: l’unica democrazia in quell’area di mondo”. Lo scrive il presidente ligure Giovanni Toti su Facebook commentando l’evoluzione della situazione in Medio Oriente.

Israele, continua Toti, è “l’unico Stato in cui i diritti civili e sociali sono garantiti, insomma l’unica patria in Medio Oriente per Locke, Hobbes e Rousseau. Dovrebbe ricordarselo chi inneggia alla resistenza palestinese un giorno e partecipa al Gay Pride il giorno dopo. Dovrebbe ricordarselo chi inneggia alla resistenza palestinese un giorno e partecipa ai convegni sull’uguaglianza di genere il giorno dopo. Il vero scudo di acciaio è quello che protegge le democrazie, anche quando non siamo d’accordo con loro”.

Toti ha sentito in giornata il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza chiedendo di convocare al più presto, già domani in giornata, le principali associazioni di impresa operanti nella scalo di Genova per approfondire le conseguenze e le possibili iniziative da prendere in conseguenza dell’acuirsi della crisi in Medio Oriente.

Secondo l’esercito israeliano, il 99% dei circa 300 proiettili lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte è stato intercettato dalle difese aeree.

Sarebbero 31 le persone rimaste ferite in Israele per l’attacco notturno sferrato dall’Iran. Nella notte, i media israeliani hanno riferito che un bambino di 10 e una bambina di 7 sono rimasti feriti gravemente dalle schegge in seguito all’intercettazione di droni iraniani, entrambi nel sud di Israele.

L’Iran ha fatto appello a Israele perché non reagisca al suo attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco. “La questione può considerarsi chiusa così”, ha detto la rappresentanza iraniana all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”, ha dichiarato l’ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l’attacco contro Israele “rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa”.

Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele – scrive sui social la premier Giorgia Meloni -. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”.

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