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Piaggio Aero, Cavo (Noi Moderati): “Facciamo lavorare i commissari poi dialogo con il governo”

"Non c'è differenza di obiettivi, abbiamo tutti lo stesso" dice la parlamentare

ilaria cavo

Liguria. “Condivisione e impegno per l’avvio di un tavolo con il governo che condivida con i sindacati e i rappresentanti del territorio le scelte che saranno assunte sul futuro di Piaggio Aerospace, così come richiesto dal tavolo regionale avviato oggi con precise e condivisibili richieste da parte dei sindacati. Meno condivisibile il pessimismo preventivo dell’opposizione sull’esito di questo terzo bando di gara, che ha registrato il mandato a due commissari aggiuntivi, un prolungamento dei tempi e l’interesse di nuovi soggetti ammessi alla due diligence. Facciamo lavorare i commissari e attendiamo l’esito della gara che potrà portare all’assegnazione di un acquirente per poi chiedere al governo la condivisione degli esiti, superando l’ immobilismo del passato ereditato”.

Così l’onorevole Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera e coordinatrice della Lista Toti, in occasione del Tavolo di lavoro convocato da Regione Liguria sul caso Piaggio Aero con sindacati, amministratori locali e parlamentari liguri.

“Piaggio Aerospace è un’ azienda strategica e un’eccellenza, come tale deve essere approcciata e i segnali arrivati in questo ultimo anno dal governo vanno esattamente in questa direzione. Sfruttando gli strumenti dell’attività parlamentare, ho chiesto conto costantemente della situazione con sei interrogazioni in commissione Attività produttive e una alla Camera al ministro Urso. Le risposte sono sempre state di riconoscimento della strategicità di un’azienda che, testualmente dai verbali, “non merita di rimanere in amministrazione straordinaria per anni”, aggiunge la parlamentare.

“La valutazione sulla prosecuzione dell’ amministrazione straordinaria “verrà fatta al termine della procedura di gara” per la quale le offerte sono aumentate. La garanzia dichiarata dal governo è che “venga individuata un’offerta che assicuri solidità finanziaria accompagnata da un piano industriale che garantisca il futuro siti produttivi e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. Non c’è differenza di obiettivi, abbiamo tutti lo stesso. Questo è quello che ci è sempre stato garantito in maniera formale e questo è quello che dobbiamo tenere chiaramente come obiettivo, nel dialogo con il governo che potrà avvenire nelle forme opportune, ma soprattutto nei tempi, auspicabilmente rapidi, ma compatibili con le procedure di gara. Alla richiesta costantemente avanzata di incontro con il sindacato, la risposta del ministero è state sempre quella di “disponibilità, a valle della procedura selettiva”, conclude.

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