Pressing

Sanità, dal Pd in Regione Liguria una proposta di legge nazionale per aumentare le risorse

Attraverso il Parlamento si vuole proporre di alzare i finanziamenti per il sistema sanitario nazionale fino al 7,5% del Pil

Generico settembre 2023

Genova. Il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria presenta una proposta di legge al parlamento per chiedere che le risorse destinate al servizio sanitario nazionale da parte del governo non siano inferiori al 7,5 per cento del Pil dell’anno precedente.

Al centro delle modifiche legislative risorse certe per il sistema sanitario e stop ai tetti di spesa per le assunzioni. Un impegno necessario per il rilancio della sanità pubblica, oggi allo stremo, che coinvolge il Pd in tutte le regioni d’Italia.

Il Sistema sanitario nazionale è a rischio collasso, mancano fondi e servono nuove assunzioni. Le risorse stanziate dal governo dal 2023 al 2025 sono insufficienti per affrontare le esigenze del nostro Paese. La battaglia per la sanità pubblica è fondamentale e dopo l’Emilia Romagna, la Toscana, il Piemonte e la Calabria, anche in Liguria il Partito Democratico chiederà che venga discussa in consiglio regionale la Proposta di Legge al Parlamento che chiede al governo di aumentare di 4 miliardi all’anno la spesa per la sanità pubblica, per i prossimi cinque anni, per arrivare al 7,5% del PIL. Un dato che per la nostra Regione vuol dire oltre cento milioni di euro in più ogni anno, a disposizione per servizi, esami, assunzioni, medicina territoriale. Ci attiveremo nelle sedi istituzionali e tra i cittadini per far fronte comune e garantire quello che è un diritto costituzionale. In Liguria la situazione è ancora più grave perché, per responsabilità della destra di Toti, il Sistema sanitario deve fare i conti con 60 milioni di euro di fughe verso altre regioni, un buco da 30 milioni di euro nei conti della sanità e zero risorse per colmarlo. Risultato, meno servizi per i liguri”, dichiara il Gruppo PD in Regione Liguria“, dichiarano dal Gruppo PD in Regione Liguria presentando la Proposta di legge di iniziativa regionale rivolta al Parlamento per chiedere che le risorse destinate al Sistema sanitario nazionale non siano inferiori al 7,5% del PIL.

La Proposta di legge di iniziativa regionale e rivolta al Parlamento – proseguono i consiglieri PD – chiede un aumento al 7.5 per cento della percentuale del Pil per la spesa sanitaria nazionale. Quota di sopravvivenza del Sistema sanitario. Ad oggi il governo di centrodestra ha solo tagliato fondi e nella nota di aggiornamento del Def la spesa prevista per il comparto sanità è pari al 6,7 del Pil con un orientamento in discesa fino al 6,2 per cento già a partire dal 2025, un taglio ancora più grave vista l’inflazione. Daremo battaglia sia a livello regionale che nazionale affinché si investa sulla sanità pubblica per garantire a tutti il diritto alla cura, senza essere costretti a rivolgersi al privato, che potrà curare solo chi può permetterselo, aumentando le disuguaglianze e le distanze tra la popolazione. La pandemia avrebbe dovuto insegnare quanto investire sulla sanità fosse fondamentale, ma così non è stato“.

La mancanza di investimenti in sanità in Italia – aggiungono i dem – è fotografata dalla Fondazione Gimbe che nel suo ultimo rapporto vede il nostro Paese fanalino di coda tra i Paesi del G7 per investimenti in sanità e al sedicesimo posto tra i paesi europei Ocse per spesa sanitaria pro-capite, mentre tredici paesi europei investono di più in percentuale del PIL rispetto all’Italia. Un quadro desolante. Aumentare la spesa per sostenere il Sistema sanitario nazionale è una scelta di civiltà non più rimandabile. Oltre alla proposta di legge avvieremo una raccolta firme su una piattaforma digitale per sostenere e rilanciare la richiesta di aumento di fondi e chiederemo a forze politiche e sociali di sostenere la nostra richiesta, in consiglio e sui territori. “Siamo la regione con la popolazione più anziana d’Italia, reduce dal fallimento di tutti i tentativi della Giunta Toti di riassorbire le liste d’attesa. Per i cittadini liguri curarsi è sempre più difficile, con il 5 per cento che vi rinuncia perché impossibilitato a rivolgersi al privato (come risulta da un sondaggio di Youtrend commissionato dal Gruppo PD in Regione). Il Paese ha bisogno di più sanità pubblica”, dicono dal Pd Liguria.

“Per la Segreteria nazionale del Partito Democratico la difesa e il rilancio della Sanità pubblica sono una priorità assoluta – dichiara Marina Sereni responsabile Sanità della Segreteria Nazionale PD presente oggi alla conferenza stampa -. Non accetteremo altri tagli al Fondo sanitario nazionale e ai servizi. Non possiamo accettare che ricevere le cure appropriate debba dipendere dallo spessore del portafoglio, ci opporremo alla privatizzazione strisciante della sanità. Siamo allarmati anche per la carenza del personale e per la situazione di malessere profondo in cui si trovano operatori e operatrici. Li abbiamo chiamati eroi durante la crisi Covid, ma ora sono abbandonati. Serve un riconoscimento economico e sociale di chi lavora nel servizio sanitario nazionale. Servono nuove assunzioni e migliori retribuzioni. Su questi temi, come sull’attuazione della riforma della medicina territoriale e sull’abbattimento delle liste d’attesa stiamo lavorando a livello nazionale per una proposta comune delle opposizioni con la quale sfidare il governo Meloni in particolare in vista della prossima manovra finanziaria”.

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