Pioggia di milioni

Giorgia Meloni a Genova per l’accordo che porta 265 milioni in Liguria: dalle strade allo scolmatore, come verranno impiegati fotogallery

La Liguria è la prima Regione a raggiungere un'intesa con il Governo. La premier: "Primo esempio di una nuova stagione, l'Italia sia la più virtuosa a spendere le risorse europee"

meloni toti firma accordo salone

Genova. Oltre 265 milioni di euro di fondi europei per finanziare opere strategiche per il territorio. La visita istituzionale della premier Giorgia Meloni a Genova, al Salone Nautico, è l’occasione per mettere la firma sull’accordo per l’utilizzo dei Fondi Fsc (Fondi Sviluppo e Coesione 2021-2027) destinati alla Liguria, prima Regione a raggiungere l’intesa con il Governo.

Meloni è arrivata alla Fiera intorno alle 16 di venerdì, accolta dagli applausi e dalle istituzioni: il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il prefetto Renato Franceschelli, il commissario dell’Autorità portuale, Paolo Piacenza, e il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, oltre che diversi esponenti di Fdi. Una visita lampo alla kermesse dedicata alla nautica, che culminerà con la firma,  insieme con il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto e il governatore Toti, dell’accordo che porterà in Liguria 265,8 milioni da destinare a interventi sull’edilizia scolastica, la lotta al dissesto idrogeologico, e poi i trasporti, la sanità, l’ambiente e la cultura.

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La Liguria è stata più veloce, come molto spesso accade, nella definizione di questo accordo di coesione, ma è solo il primo esempio di una nuova stagione della capacità che avrà l’Italia di spendere i fondi europei – ha detto la presidente Meloni -. Vogliamo rappresentare una nazione responsabile, capace, in grado, soprattutto nei momenti di difficoltà, di non disperdere le risorse ma di raccontare al mondo che è la prima e la più brava a spendere quelle risorse”.

“L’obiettivo – ha aggiunto – è non perdere neanche un euro” di fondi europei “perché l’Italia non se lo può permettere. Cerchiamo di far sì che l’Italia, che è stata troppo spesso fanalino di coda nella spesa dei fondi europei, sia una nazione virtuosa che possa fare da esempio per le altre – ha aggiunto la presidente del Consiglio -. Questo richiede una strategia che oggi identifichiamo in questo lavoro con le singole Regioni e richiede il coraggio di dire che quando le risorse sono state messe su dei piani e non sono state spese nei tempi in cui dovevano essere spese devono essere definanziate per trasferire le risorse su altro e consente poteri sostitutivi da parte del governo nazionale quando le risorse non dovessero essere spese adeguatamente”.

Al centro dell’accordo, che detta tempi di realizzazione condivisi e responsabilità, una pioggia di fondi, parte dei quali – 35,3 milioni – già anticipati mediante la delibera CIPESS 79/2021 e destinati a 31 progetti. La successiva delibera 25/2023 ha stanziato ulteriori 230,41 milioni, 40 dei quali verranno impiegati per cofinanziare programmi europei (FESR e FSE+), mentre i rimanenti 190,4 milioni saranno destinati a 85 ulteriori interventi nei prossimi anni.

I progetti spaziano dal potenziamento dei servizi digitali al contrasto del dissesto idrogeologico, alla riqualificazione di teatri storici, al rafforzamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aereoportuali, al rinnovo dell’edilizia residenziale pubblica, fino alla conclusione di opere di grande rilevanza come il nuovo ospedale Felettino di La Spezia. Quasi 30 milioni sono fondi aggiuntivi per coprire i costi maggiori dei lavori per la realizzazione dello scolmatore del Bisagno, svariate decine verranno destinati al Carlo Felice di Genova, al Teatro Civico della Spezia e al Teatro Cavour di Imperia.

Circa 30 milioni di euro verranno impiegati per la messa in sicurezza di una ventina di strade provinciali, altri 22 milioni saranno invece destinati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico delle case popolari delle quattro province liguri. Finanziati anche interventi per istituti scolastici come quello di Masone, in Valle Stura, Noli nel savonese e Pontedassio nell’imperiese (5,6 milioni di euro complessivi). Altri 35 milioni per i porti di Genova e Savona, 2,5 per la messa in sicurezza del bacino del fiume Entella. Poco meno di 22 milioni sono destinati al completamento di alcuni tratti della Ciclovia Tirrenica, 7 milioni verrano usati per il completamento del nuovo terminal dell’aeroporto Cristoforo Colombo, altri 20,5 per il cofinanziamento del progetto del nuovo bacino di carenaggio in porto.

 

“Voglio ringraziare il presidente del Consiglio Meloni per essere qui oggi. Siamo orgogliosi che la Liguria sia la prima Regione a sottoscrivere questo accordo – ha detto il governatore Toti – Un traguardo che premia il lavoro fatto e conferma la nostra elevata capacità di spesa e di utilizzo dei fondi nazionali ed europei. Stiamo parlando di oltre 265 milioni di euro, di cui una trentina già impegnati, che serviranno per realizzare una serie di progetti funzionali allo sviluppo della Liguria, legati ad esempio alle infrastrutture, all’edilizia scolastica, alla cultura, alla riqualificazione urbana, allo sport, all’ambiente, alla lotta al dissesto idrogeologico. Ringrazio il ministro Fitto che si è fatto carico di un importante lavoro di coordinamento tra le Regioni e per aver consentito, attraverso l’impostazione voluta dal ministero, l’utilizzo dei fondi Fsc come cofinanziamento della programmazione strutturale europea, liberando così la spesa corrente delle Regioni: un elemento indispensabile per dare flessibilità al nostro bilancio e per programmare iniziative che andranno incontro ad importanti esigenze dei cittadini”.

 

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