L'appello

Referendum contro le armi, rush finale per le firme. Ugo Mattei: “La pace la fanno i popoli e l’Italia ripudia la guerra”

Ultimi 30 giorni per arrivare alle 500 mila firme necessarie, il giurista a Genova: "E' un referendum estremamente importante perché con tanti che chiacchierano di pace, questo è l'unico modo concreto di dare la possibilità al popolo italiano di esprimersi chiaramente contro la guerra"

Genova E’ iniziato oggi il rush finale per la raccolta delle firme per il referendum contro l’invio delle armi da parte dell’Italia all’Ucraina, deciso con la legge 185 del 2022 firmata dal governo Draghi. La raccolta firme è iniziata il 21 aprile scorso, e, come previsto dalla normativa in materia, terminerà il prossimo 21 luglio. L’obiettivo è quello di raccogliere a livello nazionale almeno 500 mila firme.

Il referendum abrogativo è stato presentato dal Comitato referendario Generazioni Future, capitanato dal giurista Ugo Mattei, che in questi giorni ha fatto tappa a Genova per promuovere l’iniziativa in un evento organizzato da Uniti per la Costituzione, capitanati da Mattia Crucioli.  Secondo il professore è necessario firmare e sottoscrivere questa richiesta “Perché l’Italia ripudia la guerra e perché le guerre non finiscono dando armi a uno dei uno dei combattenti ma al massimo possono finire cercando di separarli, non certamente armandone uno contro l’altro. E’ una grande ipocrisia quella di dire che chi manda le armi è favorevole alla pace – sottolinea Mattei – chi manda le armi è favorevole degli affari per quelli che le armi le vendono. La pace la fanno i popoli non la fanno i governi perché i governi pensano agli affari”.

Una determinazione che in questi giorni ha spinto uno degli attivisti, Davide Tutino, ad iniziare uno sciopero della fame per dare visibilità a questa iniziativa: “E’ un referendum estremamente importante perché con tanti che chiacchierano di pace e questo è l’unico modo concreto di dare la possibilità al popolo italiano di esprimersi chiaramente contro la guerra con un altro avente forza di legge – continua il giurista – E’ scandaloso che per avere attenzione mediatica bisogna fare queste dimostrazioni estreme”.

La decisione dell’Italia di inviare le armi in Ucraina ha seguito la scia di altri paesi europei, stravolgendo quello che dovrebbe essere lo scopo ultimo dell’Unione Europea, vale a dire la promozione della pace tra gli stati. “L’Europa purtroppo è diventata un burattino nelle mani degli Stati Uniti – risponde Mattei – da molto tempo non c’è più nessuna autonomia nessuna e capacità europea di decidere nel proprio interesse. Questa guerra può interessare all’Inghilterra e agli Stati Uniti, certamente non interessa all’Europa. Un rapporto stretto tra Europa e Russia è assolutamente importante positivo ed è da sempre il terrore delle potenze marine, come oggi sono ancora UK e USA. Già dai tempi di Napoleone, non ci stupiamo che Inghilterra e Stati Uniti vogliano dividere l’Europa con una guerra nel suo cuore. Se i governatori europei fossero un po’ meno corrotti di come sono si sarebbero comportati diversamente”.

Nel frattempo, a livello mondiale si stanno muovendo dense e scure nuvole all’orizzonte per quanto riguarda il confronto Cina e Stati Uniti, che ruolo potrebbe giocare l’Italia per la utopica ‘pace nel mondo’?“L’Italia può avere un ruolo molto importante – osserva Mattei – intanto noi avremmo dovuto sostenere con forza il tentativo generoso di Papa Francesco di arrivare ad una trattativa di pace. Avremmo dovuto essere quelli che promuovevano, non soltanto trattative ma anche eventualmente la costruzione di una forza interposizione per separare le potenze belligeranti. Un popolo che ripudia la guerra come l’Italia avrebbe un grande prestigio internazionale. Purtroppo non ci giochiamo questa partita perché da molti anni abbiamo perso l’autonomia nelle politiche internazionali”.

Per firmare la proposta di referendum abrogativo tutti i cittadini votanti possono sottoscrivere la richiesta presso gli uffici del Comune, nella sede di Uniti per la Costituzione presso Palazzo delle Torrette di via Garibaldi (orari d’ufficio), on line sul sito itagile.it e sul sito di Generazioni, e presso i banchetti a Genova organizzati da Uniti per la Costituzione, il cui calendario è consultabile sulle relative pagine social.

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