A quasi sei anni dal crollo

Crollo di ponte Morandi, l’ad di Autostrade Tomasi chiede scusa: “Non c’è giustificazione”

"Le scuse sono mie ma anche di tutto il personale ben sapendo le responsabilità che ha una società che gestisce un bene pubblico"

Crollato ponte Morandi a Genova

Genova. “Esprimo il dolore mio personale e di tutta la società per quello che è successo e certamente non c’è una giustificazione, le scuse sono mie ma anche di tutto il personale ben sapendo le responsabilità che ha una società che gestisce un bene pubblico”.

Queste le prole di Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, che in questo modo, durante una trasmissione di Primocanale, ha chiesto scusa ai famigliari delle 43 vittime del crollo di ponte Morandi a quasi sei anni dal la strage. “Quello che mi sento di dire è che la società è cambiata profondamente e sta investendo sulla sicurezza – ha detto ancora Tomasi -.

“Chiedo fiducia da parte dei cittadini e certamente dei parenti delle vittime anche se mi rendo conto che è difficile con un dolore così importante – ha concluso Tomasi -. Ciò che noi possiamo dimostrare e quello che noi garantiremo è che faremo tutte le attività necessarie per poter ammodernare le infrastrutture. Questo faremo nonostante tutte le critiche che andremo a ricevere perché è fondamentale investire in sicurezza in Liguria ma anche in tutto il Paese”.

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