Genova. Giancarlo Icardi, direttore di Igiene del San Martino e professore universitario, era nella “stanza verde” del padiglione 3 del policlinico dove sono iniziate, questa mattina, le vaccinazioni contro il coronavirus. Ha lasciato il campo all’infermiera esperta che ha avviato le operazioni, poi proseguite nelle ore successive. E’ medico dal 1981, dallo stesso anno in cui l’infermiera è entrata al lavoro al San Martino, ma ammesso: “Non mi era mai accaduto nulla di simile”.
Nelle parole di Icardi il senso di un “momento storico” ripensando al suo maestro. “Il mio maestro, professor Pietro Crovari, mi raccontò della campagna contro la poliomielite, malattia di cui chi è in questa stanza non ha mai visto neppure un caso, ed è proprio grazie al vaccino”. Crovari, luminare dell’epidemiologia, è morto il marzo scorso dopo una lunga malattia. Ha fatto appena in tempo, quasi, ad assistere all’inizio della tragedia mondiale legata alla pandemia da coronavirus,
Tra i vaccinati di oggi, oltre ai primi soggetti della popolazione target (personale sanitario tra cui medici, infermieri, oss, volontari delle pubbliche assistenze, medici di medicina generale e pediatri oltre ad anziani e lavoratori delle Rsa) anche i componenti della task force regionale per la pandemia. “Sui social e in rete – ha aggiunto l’esperto – circolano voci sull’Mrna che diffondono paure del tutto immotivate e infondate: il fatto che una volta iniettato possa andare a fare danni nell’organismo è falso mito, una bufala che va considerata tale e va smontata in tutto e per tutto. L’Mrna funziona come un corriere che porta il messaggio alla fabbrica in cui vengono prodotte le proteine in grado di proteggerci dal Covid-19”.
Icardi ha quindi sottolineato l’importanza della vaccinazione per la “salute pubblica: le evidenze sul vaccino nel corso della sperimentazione clinica hanno dimostrato un’efficacia straordinaria nel proteggere dalla malattia. Questo è l’auspicio più grande: vaccinare il maggior numero di persone nel tempo più breve possibile per arginare questa pandemia”. Icardi ha ribadito che “è un vaccino assolutamente sicuro e ben tollerato. Al momento non c’è alcuna controindicazione, neppure per le donne in gravidanza. Come tutti i vaccini esistono eventi prevedibili ma non prevenibili: dolore, rossore, gonfiore, con una frequenza intorno al 10% dei vaccinati, l’eventuale comparsa di febbre che scompare entro 4 o 5 giorni o la cefalea. Questi sono effetti più conosciuti, comuni a tutte le vaccinazioni”.
Soddisfatto anche il professor Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione di Alisa: “Sono felicissimo di essere qui oggi. È stata un’organizzazione complessa, partita in modo puntuale con il simbolico e capillare, con 14 punti di somministrazione sul territorio, pronti a partire. Sono felice che questa macchina si sia messa in moto in modo efficiente per proteggere la prima popolazione target ovvero tutti gli operatori sanitari che vengono in contatto con i malati Covid e le persone più fragili nelle Rsa. È un grande impegno, ma è solo un piccolo step rispetto alla fase2 che riguarderà almeno 500mila dosi nei prossimi mesi: a quel punto potremo parlare di vera immunità di gregge”.
Dopo la diluzione di 90 dosi nella giornata di oggi, si prosegue con 5 persone da vaccinare alla volta. Domani e dopodomani continuerà la vaccinazione con le rimanenti dosi fino a 320, un protocollo studiato d’accordo con regia regionale. Dal 28 dicembre saranno distribuiti altri flaconi con un ritmo crescente per arrivare a vaccinare l’intera popolazione target.