L'inchiesta

Accusata di aver maltrattato una bimba di 3 anni perché piangeva troppo: indagata maestra 48enne

E’ successo a febbraio in un nido d'infanzia della Val Bisagno. La maestra, accusata da una collega, è stata licenziata

asilo nido

Genova. Avrebbe maltrattato una bimba di nemmeno 3 anni che era stata inserita da poco in un nido d’infanzia della Val Bisagno e piangeva spesso, in particolare perché non voleva fare il riposino pomeridiano. Per questo una maestra genovese di 48 anni è indagata dalla Procura di Genova per abuso di mezzi di correzione, minacce e violenza privata.

I fatti risalgono a febbraio di quest’anno. Quel giorno la maestra stava gestendo un numero molto maggiore di bambini a causa di un’assenza per malattia di una collega della sezione primavera.

A vedere i presunti maltrattamenti è stata un’altra collega di lavoro che avrebbe visto la maestra urlare alla bimba e cercare di costringerla sul lettino. Secondo la collega la maestra avrebbe anche minacciato la piccola di chiuderla nello sgabuzzino (o chiuderla effettivamente nello stanzino per alcuni secondi, sul punto le informazioni non sono certe, ndr) a scopo intimidatorio.

La collega si era subito rivolta alla preside della scuola che aveva avviato un’istruttoria interna. Nel frattempo però è anche andata direttamente alla polizia che dopo circa 20 giorni si è presentata a scuola.

Appresi i fatti anche i genitori della piccola hanno sporto querela. La bimba non è stata sentita dagli investigatori, perché troppo piccola anche per essere ascoltata in forma protetta.

Le indagini,  condotte dalla squadra mobile e basate soprattutto sulla testimonianza della collega dell’indagata, sono state chiuse nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Alberto Landolfi. La donna, difesa dall’avvocata Roberta Barbanera, ha chiesto di essere interrogata per spiegare al pm la sua versione dei fatti. 

La 48enne, che in quella scuola lavorava da sei anni e avrebbe un curriculum professionale irreprensibile, è stata nel frattempo licenziata per giusta causa. Se le accuse dovessero rivelarsi infondate potrà chiedere il reintegro nel suo ruolo.

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