Genova. I problemi delle nostre autostrade oramai li conosciamo tutti e in Liguria i disagi dovuti a cantieri, code e incidenti sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma se c’è un periodo critico anche per la nostra rete autostradale quello è sicuramente l’estate, quando ai tanti pendolari sulle tratte della nostra regione si affollano decine di migliaia di turisti in transito verso le riviere o verso i porti per gli imbarchi.
Problemi nuovi e vecchi che in questi anni stanno letteralmente soffocando la viabilità e per i quali non sembra ci possa essere una soluzione immediata. Non per il professore Pierluigi Coppola, docente di Pianificazione dei Trasporti al Politecnico di Milano, che in un’intervista pubblicata su Panorama propone di intervenire direttamente alla radice, vale a dire sul comportamento di guida dei viaggiatori in modo da contribuire a mitigare la congestione della rete.
Secondo il professore una delle soluzioni adottabili sarebbe quella del “Ramp Metering” o accesso controllato: un modo per regolare il flusso del traffico in ingresso alle autostrade in base alle condizioni correnti del traffico. In pratica se ci sono troppe macchine in giro, attraverso una rete di sensori e applicativi vari, si potrebbe deviare il traffico su altre strade, impedendo a nuove auto di entrare in autostrada per finire nella trappola della coda.
Una sorta di ‘accesso a numero chiuso’ che permetterebbe di scaglionare le partenze nel corso della giornata e adeguare la velocità in determinati tratti per migliorare le prestazioni della rete e prevenire situazioni di paralisi: “I misuratori di rampa vengono utilizzati sulle rampe delle autostrade per gestire la velocità delle automobili che entrano in autostrada – risponde Coppola alle domande di Linda Di Benedetto – I sistemi di misurazione della rampa si sono dimostrati effcaci nel ridurre la congestione del traffico e nel migliorare la sicurezza del conducente“.
In questi anni sono stati condotti studi sulla decongestione delle reti autostradali, come ad esempio una sperimentazione sull’autostrada A3 tra Napoli e Salerno, che ha utilizzato un modello di previsione delle prestazioni in tempo reale per applicare strategie ai fenomeni di congestione locale del traffico. I risultati ottenuti sono stati soddisfacenti e promettenti per future implementazioni.
“Gli indicatori di traffico in tempo reale che le persone sono poco propense ad usare ci sono già ma questi siti si potrebbero dotare anche di indicatori che mostrano come andrà ad evolvere il traffico, come quelli usati nelle previsioni meteo, dando così la possibilità all’utente di prendere una decisione che porti ad evitare di restare intrappolati nel traffico ed il gestore ad intervenire – sottolinea – Anche perché le reti autostradali italiane sono molto articolate ed offrono per fortuna dei percorsi di viaggio alternativi. In pratica gli strumenti di supporto alle decisioni possono aiutare ad evitare la paralisi della viabilità, insieme ad una campagna di sensibilizzazione che resa più fruibile ed accattivante rispetto alle solite, potrebbe essere certamente di aiuto”.
Per quanto riguarda i lavori di Aspi, che riguardano nodi autostradali ad alta intensità del nodo genovese, secondo il ricercatore è necessario un approccio pianificato e ottimizzato per garantire la circolazione in sicurezza. “Nonostante i lavori siano indispensabili e richiedano tempo – conclude – ci sono delle tecniche con le quali si può pianificare con opportune verifiche l’impatto sulla viabilità. Sicuramente la dove è possibile si deve intervenire con dei cantieri mobili, ma ripeto sono lavori necessari perché è una rete autostradale che ha più di 50 anni”.