Svolta

Villa Imperiale, dal degrado alla rinascita: in arrivo un progetto di riqualificazione da 2 milioni fotogallery

Il restyling allo studio di Aster: messa in sicurezza di muri e terrazzamenti, nuova area cani, sostituzione degli alberi più vecchi e restauro del ninfeo. Lavori al via nel 2023

Genova. Villa Imperiale è pronta a rinascere grazie a un intervento di riqualificazione da 2 milioni finanziato con fondi del Pnrr. Il progetto per dare nuova vita al parco storico nel cuore di San Fruttuoso è allo studio di Aster ed è ancora in fase embrionale, con tempi di realizzazione incerti ma un obiettivo chiaro: risolvere gli annosi problemi di gestione e le criticità strutturali che affliggono l’area verde, culminati negli scorsi mesi nell’ennesima frana che ha sollevato allarmi e polemiche in Municipio Bassa Valbisagno.

Il progetto rientra in un più ampio pacchetto di interventi che permetterà di riqualificare altri due parchi storici genovesi: Villa Duchessa di Galliera a Voltri e l’orto botanico di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli. Al momento esiste solo uno studio di fattibilità, già inviato al ministero, con la descrizione degli interventi in programma. Il progetto vero e proprio sarà redatto entro giugno, dopodiché inizieranno i lavori che “saranno dilazionati nel tempo”, spiegano dagli uffici di Aster. La scadenza da rispettare resta quella del 2026, come per tutte le opere finanziate dal Pnrr, salvo ripensamenti a livello europeo.

“Anzitutto sarà necessaria la messa in sicurezza dei muri nella parte alta, che presentano diverse crepe, e stabilizzare il terreno che scivola verso valle”, spiega Giacomina Andreola, responsabile per Aster dei progetti Pnrr. I terrazzamenti del parco risalgono infatti al 1502, anno di fondazione della villa inaugurata in persona dal re di Francia Luigi XII. Il giardino in origine era stato concepito come una serie di fasce a mezza costa che nella parte a valle sono sostenute da riempimenti di terreno. Un assetto reso ormai fragile in assenza di manutenzione straordinaria, come si dimostra puntualmente in occasione di forti piogge.

Nell’intensa operazione di maquillage è compresa la sistemazione di corrimano e muretti di contenimento danneggiati dai fenomeni di instabilità. E poi andrà affrontato il capitolo del verde: “Alcuni vecchi alberi saranno sostituiti con specie analoghe, senza snaturare il bel giardino cinquecentesco – spiega ancora Andreola -. Inoltre verrà installata una cartellonistica sulle essenze botaniche e sulla storia stessa della villa”. Nel progetto ci sono anche l’ampliamento dell’area cani, fortemente richiesta dagli abitanti del quartiere, il restauro del ninfeo, la ristrutturazione della fontana all’altezza della biblioteca Lercari, la risistemazione della balaustra e il recupero dei giochi per bambini.

Una ristrutturazione che dovrebbe rendere più facile anche la manutenzione ordinaria, ad oggi piuttosto complicata e non sempre sufficiente, che resta in carico al Comune poiché si tratta di un’area con superficie superiore ai 3mila metri quadrati. Da capire anche quale sarà il futuro dei patti di collaborazione con cui oggi viene gestita Villa Imperiale: con il Centro Culturale Terralba per la valorizzazione dell’edificio storico, col centro diurno Boggiano Pico per l’integrazione di giovani con deficit cognitivi attraverso piccole attività di manutenzione del verde, con la cooperativa sociale Sottocolle per l’apertura di un chiosco per gli utenti della biblioteca, con gli Amici di Villa Imperiale che si occupano di interventi di pulizia. A curare il verde sono anche gli studenti dell’istituto agrario Marsano.

Negli scorsi mesi in Municipio era stata bocciata una prima mozione presentata dall’apposizione con cui si impegnava la giunta del presidente Angelo Guidi a chiedere a Tursi più interventi di cura e un’area adeguata per la sgambatura dei cani. “Siamo stati accusati di fare polemica, ma non abbiamo mai cercato la polemica. Non ce l’abbiamo con nessuno, chiediamo solo un maggiore impegno da parte di chi deve gestire un parco storico di questa importanza”, spiegava il consigliere Gabriele Ruocco della lista RossoVerde. Una seconda mozione era poi stata ritirata in cambio dell’istituzione di una commissione ad hoc.

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