Genova. La nazionale italiana di calcio ieri sera ha battuto a Wembley (Londra) l’Austria 2 a 1, incontro degli ottavi di finale del Campionato europeo. Una sfida sofferta e combattuta, forse più del previsto, conclusasi a reti inviolate nei tempi regolamentari. Federico Chiesa, entrato dalla panchina, è stato l’autore-gol del vantaggio azzurro, giunto all’inizio del primo tempo supplementare.
Il calciatore della Juventus ha ricevuto un cross dalla sinistra effettuato da Spinazzola. Uno stop al volo dal fondo, a eludere l’intervento dei difensori avversari, e pallone infilato nell’unico pertugio possibile, alle spalle del portiere austriaco Bachmann.
Il padre, Enrico Chiesa, segnò anch’egli un gol nell’edizione di Euro 1996, rassegna svoltasi peraltro sempre in Inghilterra (altra analogia curiosa). L’Italia, in quel caso, a risultato invertito, prese 2 a 1 contro la Repubblica Ceca, trascinata da Nedved e Poborsky. La partita si disputò ad Anfield Road, lo stadio del Liverpool.
A causa di quello scontro diretto sfavorevole, la selezione italiana guidata da Arrigo Sacchi (vice campione del mondo in carica), dovette rientrare a casa anzitempo, chiudendo il girone al terzo posto: dietro ai cechi e alla Germania, poi finaliste.
Dopo venticinque anni Federico emula dunque Enrico. Mai, prima d’ora, era successo che padre e figlio avessero segnato entrambi nella rassegna continentale.