Genova. Anche il capo ultrà del Genoa, Massimo Leopizzi, aveva rapporti con Marietto Rossi. Il 15 ottobre scorso le telecamere installate dalla squadra mobile di Genova hanno immortalato l’incontro tra i due in piazza Alimonda, cuore del tifo rossoblù.
Rossi aveva una giacca bianca, mentre il capo ultrà, arrestato domenica pomeriggio, il consueto bomber scuro. Nella sua casa di Urbe gli investigatori hanno trovato una pistola semiautomatica con matricola abrasa completa di caricatore e proiettili che sono stati trovati anche in un armadio della casa. Per Leopizzi, al momento in carcere a Savona, l’accusa è di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
Oggi l’ultrà ha risposto alle domande del gip di Savona, riferendo che deteneva da anni la pistola che aveva rubato da un pacco quando lavorava come corriere. Leopizzi, difeso dall’avvocato Stefano Sambugaro, ha spiegato che aveva poi abraso la matricola dell’arma. “Abito in un posto isolato, tenevo la pistola in casa perché avevo paura”, ha detto. Il giudice ha convalidato l’arresto e resta in carcere.