Cultura
mercoledì
10
Aprile
2024

“Teatralità dell’arte”, visita guidata al Complesso Santa Maria di Castello di Genova

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Genova "L'Annunciazione" affresco Giusto di Ravensburg

Genova. Mercoledì 10 aprile alle ore 17 la visita del Complesso Santa Maria di Castello condotta da Clario Di Fabio, docente ordinario di Storia dell’Arte Medievale all’Università degli Studi di Genova, concluderà la quinta edizione di “Teatralità dell’arte” sul tema “Theatrum ecclesiae”. Chiesa, chiostri e convento sorgono sulla collina che è stata il primo luogo abitato di Genova nell’antichità e rappresentano una della più integre architetture romaniche della città e uno dei più antichi luoghi di culto cristiano.

Oltre a descriverne struttura e caratteristiche, compreso il museo, che custodisce straordinari codici miniati, la pala “Ognissanti” di Ludovico Brea e reperti archeologici, Di Fabio si soffermerà nella cosiddetta Loggia dell’Annunciazione per spiegare l’importanza dell’affresco di Giusto di Ravensbug che la domina. L’opera eseguita nel 1451 è una delle principali testimonianze del rapporto diretto che Genova intrattiene con l’Europa del Nord sin dal Quattrocento. Com’era tipico della pittura fiamminga, la scena sacra è ambientata in un ambiente domestico descritto con realismo: una cucina in cui si riconoscono oggetti di vita quotidiana collocati con una profondità prospettica parimenti innovativa.

“Teatralità dell’arte” è un progetto di Sergio Maifredi e Massimo Minella e prodotto da Teatro Pubblico Ligure. “Faccio teatro e racconto una storia viva ad un pubblico vivo – dichiara Maifredi – Nell’arte pubblica vi è sempre un dramma pronto ad andare in scena. Occorre tradurne l’alfabeto per alzare il sipario. Il senso di ‘Teatralità dell’Arte’ è questo: l’umanità si eterna con l’arte. Decifrare i segni pubblici dell’arte, dalla facciata della Cattedrale San Lorenzo ai diversi colori dei marmi di un altare, è un modo per leggere il grande racconto che ogni epoca ha lasciato in eredità”.

“Così possiamo avvicinarci alla bellezza in cui siamo immersi e davanti alla quale spesso passiamo distratti, incapaci di respirarla – aggiunge – Santa Maria di Castello è da sempre il polmone di spiritualità che dà ossigeno a Genova. È un luogo che respira indipendentemente da noi e di cui beneficiamo anche inconsciamente, un tempio del pensiero e della coltivazione dell’arte nella città”. Per partecipare alla visita guidata è consigliata la prenotazione via e-mail o WhatsApp al numero 3482624922. Il ritrovo è fissato 15 minuti prima dell’inizio.

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