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“Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero”: editoria, grafica e design in mostra a Genova

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Genova. Dal 20 aprile al 30 giugno a Palazzo Ducale è visitabile la mostra “Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero”, promossa dalla Fondazione Franco Maria Ricci e a cura di Pietro Mercogliano: un omaggio alla figura del grande editore, grafico e collezionista. Nel corso degli anni sono state dedicate diverse esposizioni alla sua figura: l’ultima è stata “I segni dell’uomo” tenutasi fra il 2021 e il 2022 a Palazzo Pigorini a Parma. La retrospettiva genovese si inscrive nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Italiana del Libro e approfondisce in particolare la produzione editoriale di Ricci.

Il titolo scelto dal curatore è ben spiegato da Laura Casalis: “So che ‘L’Opera al nero’ può prestarsi ad equivoci: se Ricci amava il nero non era per le connotazioni liturgiche o politiche e nemmeno per quelle esoteriche (la nigredo alchemica). Il nero, somma e denso impasto di tutti i colori, era per lui il colore della vita. Era anche quello dell’eleganza ed è in nome di entrambe che torna a Genova a concludere in bellezza l’anno di capitale del libro”. Franco Maria Ricci ha un profondo legame con Genova, città dei suoi avi, che la sua famiglia lasciò dopo l’unità d’Italia per trasferirsi a Parma: questo progetto espositivo rappresenta quindi anche un ritorno alle origini.

Non solo editore ma anche grafico e collezionista, ha dato vita al marchio più prestigioso dell’editoria moderna e concepito il labirinto in bambù più grande del mondo, al cuore del quale si trovano sia la redazione della casa editrice sia la sua vasta collezione d’arte. Cultore della bellezza e maestro di stile, è stato un punto di riferimento per il gusto italiano e internazionale. Le sue scelte estetiche di editore e designer hanno dato vita ad una “maniera” che resta ancora oggi fra i segni indelebili della cultura visuale. Il percorso espositivo si sviluppa in sette sale strutturate come un vicolo cieco, cosicché la prima e l’ultima coincidano, come nei più antichi labirinti.

Proprio la sala d’ingresso, allestita per assomigliare ad una delle storiche librerie che Ricci aveva disseminato in tutto il mondo, ospita una selezione di opere dedicate a Genova e alla Liguria. Le successive sono dedicate alle principali collane pubblicate da Ricci, ricostruendo la carriera dell’editore: i preziosi volumi del suo maestro tipografo Giambattista Bodoni e dell’”Encyclopédie” degli Illuministi, le opere d’arte che provengono dalla collezione Ricci (da Luca Cambiaso ad Antonio Ligabue) e la storia della rivista FMR, definita da Federico Fellini non a caso “la perla nera dell’editoria italiana”.

I visitatori possono ammirare inoltre le importanti prove grafiche create da Ricci negli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane, Cariparma, Alitalia e Smeg, le copertine di celebri collane, come “I segni dell’uomo”, rilegate in seta con le impressioni in oro, “La Biblioteca di Babele”, con i ritratti degli scrittori disegnati dalla matita di Tullio Pericoli, e “La biblioteca blu”, dal caratteristico colore azzurro carta da zucchero. Un’intera sala è dedicata alla rivista FMR, con le sue copertine iconiche e “L’invenzione del nero”, che inaspettatamente per l’epoca avvolge le immagini, creando con esse contrasti imprevedibili, anche in virtù della loro perfetta scontornatura. La mostra è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

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