Genova. Dal successo internazionale di “Desh”, spettacolo autobiografico del celebre coreografo e danzatore anglobengalese Akram Khan, vincitore dell’Olivier Award e acclamatissimo dalla critica, sabato 20 aprile alle ore 20:30 e domenica 21 aprile alle 18:30 nella Sala Trionfo dei Teatri di Sant’Agostino andrà in scena “Chotto Desh” (“Piccola Patria”) della Akram Khan Company. Adattamento realizzato nel 2015 dalla regista di Theatre-Rites Sue Buckmaster, lo spettacolo cattura una nuova generazione di pubblico ispirandone la creatività per favorire una più varia visione del mondo.
“Chotto Desh” è un sogno ad occhi aperti che tra danza, musica, testo e animazioni video racconta le fasi più delicate della crescita di un individuo, la relazione con i propri genitori, la ricerca della propria identità. La storia di un ragazzo che sogna di diventare un danzatore, quella di un figlio che si ribella alla volontà del padre e il mito di un bambino capace di far arrabbiare gli dei della foresta rubando il loro miele s’intrecciano nell’interpretazione di un unico giovane danzatore, che nel segno inconfondibile di Khan mescola danza classica indiana (Kathak) e danza contemporanea occidentale.
Ad interagire con lui animazioni oniriche di enormi elefanti, simpatici coccodrilli, nuvole di farfalle, alberi, fiori e piante. Un’incantevole e toccante esperienza di teatro danza per i più giovani e le loro famiglie, da vivere insieme, per diventare grandi o riscoprirsi nuovamente bambini. “Credo che i giovani debbano avere accesso alla stessa qualità di teatro e danza che hanno gli adulti – dichiara Buckmaster – Il lavoro dovrebbe ricevere la stessa attenzione ai dettagli e la stessa considerazione del lavoro degli adulti”.
“Alcuni sostengono che ciò sia un investimento per il nostro futuro: permettere ai giovani di fare esperienze artistiche che consentano loro di riflettere sulla propria esperienza del mondo – aggiunge – Altri sostengono che si tratta di ispirare gli artisti del futuro. C’è chi sostiene che dobbiamo far vivere ai bambini esperienze positive nel presente, indipendentemente dalle aspettative future, perché vogliamo far capire loro che valgono”. Lo spettacolo si tiene nell’ambito della decima edizione della rassegna di danza “Resistere e Creare”.