Genova. Dal 29 settembre al 22 gennaio al Museo Biblioteca dell’Attore, presso Palazzo Nicolosio Lomellino, è visitabile la mostra “I costumi di Adelaide Ristori. Teatro e alta moda”, che celebra il bicentenario della nascita della grande attrice italiana dell’Ottocento, una delle prime star di tutto il mondo, protagonista sul palcoscenico e nella moda. Una vita e una carriera eccezionali raccontate attraverso i suoi meravigliosi costumi. Chi la chiamava genio, chi la erigeva a gloria nazionale, chi, come la regina Vittoria, l’aveva definita “una cosa sublime”, chi ne elogiava le capacità imprenditoriali: Adelaide Ristori è stata tutto questo e molto di più.
Nata a Cividale del Friuli duecento anni fa ma del tutto contemporanea, fu la prima diva e il simbolo del teatro italiano, osannata in tutto il mondo per il suo talento e la sua capacità di innovare. Poliedrica, divina, unica: le definizioni si sprecavano per lei, che nel 1853 riuscì a diventare prima attrice assoluta della Compagnia Reale Sarda. Nel 1855, ormai famosa in patria, fu consacrata come protagonista della scena internazionale a Parigi. Seguirono tournée a Berlino, Vienna, Londra e Madrid fino ad arrivare in Russia, negli Stati Uniti e in SudAmerica.
Nel 1874 partì per un vero e proprio giro del mondo, un capolavoro artistico, imprenditoriale e organizzativo che si concluderà nel 1876, giungendo a toccare, alla fine della sua carriera artistica, 5 continenti, 33 Stati e 334 città, alcune mai raggiunte prima in tournée da nessuna compagnia drammatica italiana. Lei stessa ricorda ogni dettaglio: “In questo giro artistico ho percorso, lo registro a titolo di curiosità, 35.283 miglia di mare, 8.365 di terra. Sono rimasta 170 giorni in mare. Passai in ferrovia 17 giorni e otto ore. In una parola, partii da Roma il 15 aprile del 1874 e vi tornai per la via delle Indie a Brindisi il 14 gennaio del 1876: il viaggio durò quindi 20 mesi e 19 giorni” (cit. A. Ristori, Ricordi e Studi Artistici, pp. 94 e 106).
L’esposizione è a cura di Livia Cavaglieri, Danila Parodi e Gian Domenico Ricaldone e con il coordinamento di Paola Lunardini. La ricorrenza è stata inserita dall’UNESCO nel suo prestigioso programma “Anniversari 2022 – 2023” ed è uno dei due soli anniversari selezionati, insieme al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. L’allestimento è aperto al pubblico dal martedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18, chiuso il 25 dicembre 2022.
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