Le norme sull’uso della sigaretta elettronica sono cambiate diverse volte nel tempo e anche tra gli svapatori ci sono spesso dei dubbi. Le incertezze più frequenti riguardano la possibilità di svapare nei locali al chiuso e l’utilizzo delle e-cig in viaggio. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza e capire dove si può svapare in Italia e in viaggio.
Dove si può svapare in Italia?
Quando la sigaretta elettronica è arrivata in Italia, ha riscosso fin da subito un enorme successo e molti fumatori si sono convertiti allo svapo. Anche l’iniziale incertezza legislativa ha contribuito a dare impulso a questa rivoluzione, visto che non erano previste limitazioni ed era possibile svapare anche nei locali chiusi.
Col tempo le cose sono cambiate e sono entrate in vigore norme che hanno previsto dove si può svapare e dove invece è vietato. La legge italiana prevede il divieto di svapo solo in alcuni luoghi pubblici:
- nei centri per l’impiego e in quelli che si occupano di formazione professionale;
- negli istituti scolastici, statali e paritari, anche all’aperto;
- presso gli istituti di detenzione minorili e nelle scuole di comunità di recupero;
- in tutti gli ospedali.
È possibile quindi svapare nei luoghi pubblici che non sono inseriti in questo elenco, tranne che lo svapo sia espressamente vietato da norme o regolamenti interni. Al di fuori dell’elenco tassativo dei luoghi vietati, lo svapo viene quindi disciplinato in modo discrezionale.
Si può svapare in viaggio?
Gli svapatori in partenza vengono spesso colti dall’incertezza: posso svapare mentre viaggio in aereo, in treno o in nave? Anche in questo caso i dubbi sono più che giustificati dalla costante evoluzione delle norme.
Fino a qualche anno fa, ad esempio, lo svapo era ammesso da alcune compagnie aeree, ma oggi non è più così. Mentre all’interno del terminal i vapers possono utilizzare solo le aree adibite ai fumatori, in aereo è previsto il divieto assoluto.
Per il trasporto delle sigarette elettroniche in aereo bisogna rispettare alcuni accorgimenti. Visto che sono dotate di batterie, non possono viaggiare in stiva, ma solo nel bagaglio a mano. I produttori che confezionano gli e-liquid in boccette da 10ml, come blu®, facilitano molto il trasporto in aereo.
Infatti, in base alle norma aeroportuali introdotte nel 2006, le sostanza liquide si possono trasportare solo in quantità ridotte e in contenitori che non superano i 100ml di capienza. Anche per i liquidi per sigaretta elettronica bisogna quindi rispettare questi limiti.
Gli svapatori che viaggiano in treno in Italia non possono usare le sigarette elettroniche né sul convoglio né sui binari, mentre non ci sono particolari restrizioni che riguardano il trasporto dei liquidi o la ricarica delle e-cig.
All’interno delle navi, invece, ci possono usare gli appositi spazi dedicati ai fumatori. Nelle aree esterne alla nave, ogni compagnia prevede regole differenti, quindi prima della partenza è opportuno informarsi per evitare scivoloni.
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