Pugno di ferro

Al volante col telefono, a Genova polizia locale in borghese e in moto per contrastare il fenomeno

Più attenzione ai reati legati al codice della strada: +400% di multe per eccesso di velocità rispetto all'anno scorso

Genova. Agenti della polizia locale in moto, e in borghese, per scovare chi si mette alla guida utilizzando il telefono cellulare. La sperimentazione messa in atto dal corpo è già partita in un distretto di Genova, l’ottavo, ovvero la zona del centro. “In poche ore di test abbiamo avuto risultati elevatissimi” dice il comandante della polizia locale Gianluca Giurato (15 sanzioni in un paio d’ore tra via XX e viale Brigate Partigiane). L’escamotage è stato messo a punto per fronteggiare un fenomeno assai diffuso (solo tra gennaio e febbraio 2019 le multe sono state 269) ma che può essere riscontrato solo con una rilevazione visiva da parte degli agenti, e non con videocamere o altri mezzi tecnologici. La multa per uso di cellulare alla guida va da 161 fino a 647 euro, con decurtazione di 5 punti dalla patente. L’estensione del servizio sarà progressiva, da distretto a distretto, e renderà necessario l’acquisto di almeno due motocicli, di tipo enduro, da parte della municipale. Non ci sono altri dettagli su come sarà strutturato il sistema di controllo, perché altrimenti verrebbe meno l’effetto “sorpresa”. Quella che sarà forte, invece, sarà la funzione deterrente dell’idea. Qualsiasi moto potrebbe essere quella della municipale, no?

Non sarà l’unica novità in termini di operatività, per i cantuné genovesi che, nel 2019, vedranno un ricambio del 52% delle autovetture e che avranno in dotazione un nuovo scanner laser di ultimissima generazione utilizzato fino a oggi solo da alcune procure e dal Ris di Parma. Si tratta di una strumentazione che ricostruisce in 3d, con estrema definizione e rapidità, la scena del sinistro (o del delitto).

Tutto questo si somma al particolare impegno annunciato sia dal Comune di Genova sia dal comando di polizia locale in merito al contrasto dei reati legati alla sicurezza stradale. Da inizio 2019 sono stati rafforzati i servizi con telelaser ed etilometri in tutti i distretti cittadini. A parlare sono i numeri, forniti oggi in una conferenza stampa a palazzo Tursi. “L’obbiettivo – dice l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino – è stato elevare gli standard di sicurezza, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo. Oggi vogliamo far sapere a chi non rispetta le regole che ci saranno sanzioni e un vero pugno di ferro dell’amministrazione”. Genova, secondo l’Istat, è la città italiana con più incidenti stradali per numero di abitanti.

Quasi triplicate multe per velocità pericolosa (non legate al limite ma alle condizioni della strada, per esempio se si va veloce con la pioggia, il traffico o la presenza di bambini) tra il bimestre gennaio febbraio 2018 e lo stesso periodo del 2019 (da 603 a 1676), aumento di oltre il 400% anche per le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, passate da 92 a 520. Il maggiore numero di controlli da parte della polizia locale ha portato a un aumento, ma più contenuto, anche delle sanzioni per guida con uso del cellulare (da 200 a 269) e in stato di ebbrezza alcolica (da 40 a 56).

Nello stesso periodo in alcune delle strade considerate più critiche, per abitudine di guida pericolosa, le sanzioni per superamento di limite di velocità sono cresciute in modo evidente: in corso Europa – dove recentemente un motociclista è stato sorpreso a correre a 142 km/h, ultimo record negativo – si passa da 35 a 141, in via Adamoli, in val Bisagno, le multe sono salite da 15 a 157.

“Aumento che non è legato alla necessità di fare cassa, come ci accusano – dice il comandante Giurato – bisogna tenere conto che abbiamo più uomini in strada, e più strumentazioni, e la nostra necessità è arginare i fenomeni pericolosi. Anche un’auto in sosta vietata di notte può essere pericolosa se intralcia il passaggio di un pedone sul marciapiede o il percorso di un’ambulanza”.

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