“Sono qui da sola perché è una cosa mia, voglio camminare per la strada a testa alta e non mi voglio sottoporre a nessun massacro mediatico”. Marylin Fusco, ricevute alla mano, si è presentata alla stampa, accompagnata dal suo legale Stefano Savi, brandendo la sua difesa, dopo che la Procura, dietro cui si trincerava il “niet” di molti consiglieri in via Fieschi, ha dato il via libera alla possibilità di rendere noti, e quindi pubblici, scontrini, pezze giustificative e ricevute legate alle spese dei consiglieri regionali, seppure oggetto di indagine (al momento resta secretato solo la deposizione ai finanzieri di Maruska Piredda).
Spese pazze, Marylin Fusco mostra gli scontrini (2012): “Le mutandine non sono le mie”