Genova. Qui non si naviga “a vista”. Nemmeno a seguito del colpo al “cuore operativo” del porto di Genova, crollato a seguito dello schianto della Jolly Nero contro la torre dei piloti al molo Giano, che sopravvive ormai solo nella memoria di chi era abituato a vederla lì.
La struttura crollata era in pratica il “cervello” del traffico marittimo genovese e non solo. Ora quel compito, sulla base delle disposizioni del ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, cade sulle spalle della Capitaneria di Porto di Savona.
“Abbiamo svolto la funzione di centro di coordinamento dei soccorsi su tutta l’area della direzione marittima di Genova, dunque di tutta l’area della Liguria – dice il comandante Enrico Moretti – Questo fin tanto che Genova, ripristinerà l’operatività degli apparati radio che le consentano nuovamente di svolgere la sua funzione di coordinamento”.
Schianto nel porto di Genova, efficienza operativa ripristinata: il super-lavoro della Capitaneria di Savona