Genova. “Non un museo, ma un luogo per la memoria attiva e per trasmettere consapevolezza di una tragedia inaccettabile perché evitabile”. Nelle parole dell’architetto Stefano Boeri c’è il senso del Memoriale 14 agosto 2018, uno spazio “di lutto, di memoria e di denuncia” interamente dedicato al disastro che ha cambiato la storia di Genova spezzando la vita di 43 persone. I primi a entrarci, un paio d’ore prima del taglio del nastro, sono stati proprio i parenti delle vittime, che insieme al gruppo di tecnici e professionisti hanno seguito passo dopo passo la progettazione e l’allestimento fino al risultato svelato oggi, che è ancora parziale.
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