“L’unanimità a volte non serve, l’autosufficienza, invece, è un principio fondamentale”. E’ il capogruppo Pd a Tursi, Simone Farello, a gettare acqua sul fuoco su una giornata infiammata e a indicare la strada che, molto probabilmente, prenderà la delibera sulla gronda, o meglio sulla partecipazione del Comune di Genova alla Conferenza dei Servizi e ancora più in particolare sugli interferiti.
Finita la tesissima riunione tra sindaco e la sua Lista si è arrivati in qualche modo alla mediazione. Non prima di un confronto aspro in cui lo stesso Doria ha messo i suoi davanti alla minaccia di dimissioni, anche alla luce dell’esito delle primarie e per cui in futuro avrà bisogno di tutto il loro appoggio. Una mediazione che non è quella voluta dai consiglieri doriani, lo stralcio dei lotti che ci sarà forse più avanti, ma comunque un accordo.
Qualcuno nel gruppo voterà la delibera, qualcun’altra no. In questo modo, seppure sul fil di lana, la maggioranza a Tursi dovrebbe reggere, con il voto favorevole Pd, di Leonardo Chessa (Sel), Anzalone e Mazzei (Progresso Ligure) e Debenedictis del gruppo Misto a cui si devono aggiungere 4 fondamentali voti della Lista Doria.