“Operavano su un territorio molto ampio, non solo nel capoluogo ligure, ma anche in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna – spiega Gaetano Bonaccorso, dirigente della squadra mobile di Genova – Carpivano la buona fede delle vittime e penetravano all’interno dell’abitazione dove riuscivano ad individuare il nascondiglio utilizzato per il denaro e i preziosi per poi appropriarsene e darsi alla fuga”
Genova: maxi truffa ad anziani, arrestato gruppo sinti