venerdì
17
Gennaio
2020
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13
Marzo
2020

Where the unmeasurable meets the measurable

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Gennaio
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2020
Where the unmeasurable meets the measurable

Un’opera, ha scritto il genio dell’architettura Louis I. Kahn, “must begin with the unmeasurable, go through measurable means […], and in the end must be unmeasurable”. L’atto di oggettivazione, di realizzazione, è una forma di razionalizzazione, ma “what is unmeasurable is the psychic spirit. The psyche is expressed by feeling and also thought and I believe will always be unmeasurable”.
La mostra che si apre il 17 Gennaio da ABC-ARTE esplora questa intuizione, sottile e decisiva, di Kahn, verificandola nell’opera di quattro artisti diversi per nazionalità, generazione e contesto culturale: Alan Bee (1940-2018), Paolo Iacchetti (1953), Tomas Rajlich (1940), Nanni Valentini (1932-1985).

Nessuna affinità d’epidermide lega gli artisti scelti: tutti ostentano un muoversi perfettamente consapevole in seno al dibattito che è stato delle avanguardie; consapevole, soprattutto, di ciò che non vuole essere.

ABC-ARTE sotto la curatela di Flaminio Gualdoni, ha scelto di non congegnare e di non confezionare un percorso sintattico, ma di esperire il senso di singolarità irripetibile di ciascuno degli artisti. Dunque, WHERE THE UNMEASURABLE MEETS THE MEASURABLE esibisce quattro personali in paratassi. Di ciascun artista un sintetico percorso di opere, mostra le ragioni fondamentali, in cui il codice di regolarità del processo operativo non è fine a se stesso, ma funzionale a distillarne le ragioni espressive profonde.

Novità ulteriore è la presentazione, per la prima volta in pubblico, dei dipinti di Alan Bee, pseudonimo di un noto industriale e uomo di finanza tedesco (Karlsfeld 1940 – Monaco di Baviera 2018) che per decenni ha accompagnato alle proprie attività ufficiali, oltre che il collezionismo d’arte, una passione segreta e intensa per la pittura. Per sua disposizione, ha autorizzato la diffusione delle proprie opere dopo la sua scomparsa, pur mantenendo un rigido riserbo sulla sua vera identità, che gli ha consentito di incrociare e frequentare negli anni autori primari come Joseph Beuys, Carl Buchheister, Emil Schumacher e Bernard Schulze.

In occasione della mostra, verrà presentato un nuovo libro, della collana bilingue, italiano ed inglese, ABC-ARTE edizioni, contenente il testo critico del curatore Flaminio Gualdoni, le immagini degli allestimenti e delle opere, ed un ricco apparato di documentazione storica.

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