Dopo cinquant’anni la vita e le opere di Lorenzo Milani – il prete di Barbiana – e la sua lezione pedagogica rivivono in teatro. Ci sono voluti cinquant’anni perché don Lorenzo Milani tornasse finalmente al centro della scena. La figura del sacerdote toscano – di famiglia borghese e agnostica, con la madre, già allieva di Joyce, imprescindibile riferimento – torna a parlare con forza e franchezza.
L’opera non solo umana e curiale, ma anche culturale e, oggi si può dire, politica resta impressa negli scritti, tra i quali brillano due libri come Esperienze pastorali e soprattutto Lettera a una professoressa. La lezione di Don Milani è stata fondamento educativo per generazioni intere, e Barbiana, il piccolo centro di montagna abitato da povera gente, divenne un punto di riferimento per il mondo.
Adesso la vita, l’azione, il pensiero, il “vangelo” di Don Milani si riverberano in teatro, grazie a un testo, scritto a quattro mani da Leo Muscato, anche regista, e Laura Perini, con l’interpretazione di Alex Cendron.