Genova. Martedì 23 maggio alle ore 20 al Cinema America, in via Colombo 11, sarà presentato il docufilm “Un altro domani – Indagine sulla violenza nelle relazioni affettive” di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi. L’evento rappresenta l’atto finale del progetto ENABLE Early Network-based Action Against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment, che ha raggiunto l’obiettivo di portare il Protocollo Zeus, nato dall’esperienza maturata dalla Questura di Milano in collaborazione con il CIPM, in altre trenta città italiane, tra cui Genova e Savona.
Il protocollo viene attivato nei confronti di un soggetto maltrattante, uno stalker o un autore di cyberbullismo nel momento in cui si rende protagonista di un comportamento che potrebbe sfociare in violenza ma non è ancora un reato. In questo caso il questore emette un “ammonimento”, un “cartellino giallo” per intimare al soggetto di interrompere qualsiasi forma di aggressione, anche verbale, e invitarlo a seguire un percorso di recupero trattamentale a cura di un team di professionisti presso un centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali.
Per l’ammonito può iniziare un percorso che punta ad un cambiamento profondo con l’obiettivo finale di prevenire le condotte recidive. Presso il C.I.P.M. Liguria, nelle sedi di Genova e Albenga, l’autore di violenza accede gratuitamente ad un ciclo di colloqui nel cui ambito lo stesso ha la possibilità di riflettere e ricostruire, sul piano emotivo e cognitivo, le vicende che lo hanno condotto a porre in essere i comportamenti violenti e favorire la consapevolezza del disvalore sociale e della lesività degli atteggiamenti prevaricatori.
“Un altro domani” offre uno sguardo sul fenomeno della violenza a tutto tondo e rappresenta un’indagine nel profondo delle relazioni intime per comprendere perché la violenza s’insinua, spesso difficile da decifrare ma già minacciosa, dando origine ad una spirale del male che compromette l’esistenza. Un grande affresco umano composto dalle testimonianze degli autori di violenza, delle vittime di maltrattamenti e stalking, degli orfani di femminicidio, di tutti coloro che ogni giorno si occupano del problema (Polizia di Stato, magistrati, avvocati, centri antiviolenza, psicologi e criminologi) e seguono i percorsi trattamentali. L’indagine giunge a temi che impregnano la cultura italiana, in cui il delitto d’onore è stato legge fino agli anni ’80 e il patriarcato è ancora duro da demolire”.
